Juan Jesus: «Oggi non conta avere una certa età per l’esperienza. Lo dimostrano ragazzi come Kvara»
A Kiss Kiss Napoli. «Quando è uscito il girone tutti dicevano che c'era l'Ajax, che c'era il Liverpool... nessuno che dicesse che c'era il Napoli»

Db Milano 19/12/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Nunes Jesus Juan Guilherme
Il difensore del Napoli Juan Jesus, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Kiss Kiss Napoli. Domani si gioca Napoli-Sassuolo, ma il tecnico Spalletti non interverrà in conferenza stampa. Di seguito le parole del difensore brasiliano.
Gli viene chiesto del sorriso al gol di Ostigard in Champions.
«Qui al Napoli conta la squadra, conta fare risultato, conta il fatto che chi entra debba fare bene. Non si sente la mancanza degli assenti perché chi entra nella dinamica della partita si fa trovare pronto, fa benissimo e non li fa rimpiangere, questa è una cosa bellissima ed è la cosa più importante».
A proposito della Champions…
«Abbiamo fatto un percorso straordinario, molto bello. Quando è uscito il girone tutti dicevano che per il Napoli fosse tosta, che c’era l’Ajax, che c’era il Liverpool… nessuno che dicesse che c’era anche il Napoli. Abbiamo dimostrato in campo che valiamo tanto, abbiamo messo a tacere le chiacchiere. Il primo posto? Per quanto ci riguarda è importante arrivare primi, giocheremmo la seconda partita degli ottavi in casa – magari avendo già fatto risultato fuori – col supporto del nostro pubblico. Andremo a Liverpool giocando come se fosse la prima partita del girone».
Se il Napoli è la squadra più forte con cui Juan Jesus ha giocato.
«È sicuramente una delle squadre più forti. Abbiamo tanti ragazzi giovani e di enorme qualità. Non so se è la più forte in assoluto: un anno alla Roma avevamo una squadra molto molto importante e dispiace non aver vinto trofei. C’erano Totti, De Rossi, Strootman, Salah, Alisson, Perotti, El Shaarawy, Emerson, Gerson…»
Su Kim.
«È un giocatore potentissimo, forte anche tecnicamente, di testa è formidabile. È un calciatore che sta stupendo tutti perché nessuno l’aveva visto giocare. stato molto bravo il direttore Giuntoli ad andare a pescarlo e a portarlo da noi».
La vittoria con la Roma.
«Vincere gli scontri diretti in un campionato così vale mezzo punto in più perché fanno la differenza. Abbiamo inciso all’Olimpico, lì non è mai facile. La partita è stata un po’ sporca ma abbiamo tenuto palla e giocato alla nostra maniera, confermando quanto fatto fin qui nel corso del campionato e della Champions».
Il Sassuolo.
«Siamo sempre pronti, facciamo sempre il nostro lavoro al massimo. Le partite sono ravvicinate e non si può fare tanto ma quello di oggi è stato un bell’allenamento. Domani faremo del nostro meglio».
Tutti titolari, come dice Spalletti.
«C’è un grande gruppo, ma specifico che non è che l’anno scorso non fosse: se oggi abbiamo fatto queste grandi prestazioni in Champions League è perché l’anno scorso abbiamo fatto un frandissimo campionato ed eravamo un gruppo tanto bello quanto lo è questo. Ora c’è ancora tanta strada da fare, siamo appena ad ottobre. Questo è un gruppo pronto a dare tutto, i ragazzi danno il 100% per il Napoli. Finiamo le ultime partite prima della sosta…».
Poi c’è l’Atalanta.
«Adesso la testa è al Sassuolo, faremo il nostro meglio per conquistare i tre punti. Poi è certo che a Bergamo la partita starà difficilissima, l’Atalanta la conosciamo ed è in forma. Se giochiamo col Sassuolo, però, non possiamo pensare all’Atalanta. Pensiamo partita per partita. Anguissa? Sta bene, sta bene, tranquilli».
Le aspettative di Juan Jesus sul Mondiale del Brasile.
«Ho francamente aspettative enormi. Il Brasile è una delle nazionali più forti del torneo, dalla porta all’attacco è una squadra formidabile con calciatori fortissimi . L’obiettivo minimo devono essere le semifinali ma credo e spero che quest’anno il Brasile possa vincere il Mondiale e diventare l’unica nazionale a raggiungere le sei stelle».
Kvaratskhelia e gli altri stanno impressionando, nonostante la giovane età.
«Oggi non conta avere una certa età per l’esperienza. Nel calcio si diventa uomini molto prima, abbiamo tante responsabilità e tante cose di cui prenderci cura. La personalità e il carattere o ce l’hai o non ce l’hai, i ragazzi come Kvaratskhelia hanno una storia importante alle spalle».
JJ: «Jamm ja’». Lo scrivi sempre sui social…
«Un amico mio ha avuto questa bella idea: essendo io JJ, mettiamo Jamm Ja che a Napoli lo dicono tutti. E’ una bella cosa».