Due punti in quattro partite. Il Corsport scrive dello striscione dei tifosi: “La pazienza è finita». Cannavaro: «Non cerco alibi»

Il Benevento di Cannavaro sta messo maluccio. Due punti in quattro partite. Ieri sconfitta a Como. Il tecnico si è pure dimesso ma il presidente Vigorito ha respinto le dimissioni e li ha mandati tutti in ritiro. Mentre i tifosi contestano (come ovunque, ormai, i tifosi sono ormai il fenomeno più prevedibile del mondo, anche i termini da loro usati sono sempre gli stessi). Il Benevento di Cannavaro quindi va in ritiro.
Questo scrive il Corriere dello Sport:
Non c’è pace per la Strega. La contestazione da parte dei quasi 300 tifosi del Benevento al Sinigaglia, che mostrano uno striscione con la scritta «La pazienza è finita», innesca l’ennesima miccia in casa sannita. La protesta, infatti, non è certo sfuggita al tecnico Fabio Cannavaro, il quale si è presentato in sala stampa dopo la partita e, senza utilizzare troppi giri di parole a seguito del ko rimediato contro il Como, ha spiegato: «Ho rassegnato le mie dimissioni come atto dovuto per i risultati ottenuti fino a questo momento – ha detto l’allenatore – il presidente Vigorito però le ha respinte e considero questo gesto come un segnale di grande fiducia nei miei confronti per ripartire più forti».
DIMISSIONI E RITIRO. Con soli due punti raccolti in quattro partite, il patron ha optato per mandare la squadra in ritiro immediato confermando la fiducia nell’allenatore scelto per il dopo Caserta.
«Non voglio cercare alcun tipo di alibi per me e i ragazzi – ha concluso – La prima cosa da fare è essere semplici. Ho provato a farlo capire al gruppo, ma facciamo fatica. Bisogna essere uniti, lavorare tutti insieme, perché solo così si esce dalle difficoltà».
Non c’è pace per la Strega. La contestazione da parte dei quasi 300 tifosi del Benevento al Sinigaglia, che mostrano uno striscione con la scritta «La pazienza è finita», innesca l’ennesima miccia in casa sannita. La protesta, infatti, non è certo sfuggita al tecnico Fabio Cannavaro, il quale si è presentato in sala stampa dopo la partita e, senza utilizzare troppi giri di parole a seguito del ko rimediato contro il Como, ha spiegato: «Ho rassegnato le mie dimissioni come atto dovuto per i risultati ottenuti fino a questo momento – ha detto l’allenatore – il presidente Vigorito però le ha respinte e considero questo gesto come un segnale di grande fiducia nei miei confronti per ripartire più forti».
DIMISSIONI E RITIRO. Con soli due punti raccolti in quattro partite, il patron ha optato per mandare la squadra in ritiro immediato confermando la fiducia nell’allenatore scelto per il dopo Caserta.
«Non voglio cercare alcun tipo di alibi per me e i ragazzi – ha concluso – La prima cosa da fare è essere semplici. Ho provato a farlo capire al gruppo, ma facciamo fatica. Bisogna essere uniti, lavorare tutti insieme, perché solo così si esce dalle difficoltà».