Repubblica: la Roma aveva una sola strategia: mettere le ganasce al Napoli. E meno male che Mou aveva ripetuto che la sua non era una squadra difensiva
I giornali attaccano Mourinho reo di aver giocato una partita esclusivamente difensiva contro il Napoli. E averla persino (o soprattutto) persa.
Ecco cosa scrive il Corriere dello Sport:
La Roma ce l’ha messa tutta, ma non è riuscita a fare un tiro in porta in tutti i 98 minuti. Era dal 13 dicembre 2015 che non accadeva. Un dato preoccupante, che ridimensiona le ambizioni della squadra di Mourinho, anche se ci sono ancora molte partite per restare in corsa per il quarto posto. Alla distanza il Napoli è riuscito a concretizzare la sua superiorità attuale nei confronti della Roma, che paga pesantemente l’assenza di Dybala, l’unico che fino a quando non si è infortunato è riuscito a dare sostanza a un attacco troppo fragile. Spalletti ha costruito una squadra che davanti ha tante soluzioni e può essere la vera favorita per lo scudetto.
Il Messaggero:
Le partite difensive, quelle per scelta e per vocazione, quando si rinuncia alla controffensiva al punto da non tirare mai in porta (alla Roma era accaduto l’ultima volta sette anni fa), postulano una legge e un corollario: non bisogna sbagliare nulla dietro, e al tempo stesso si deve sperare che l’avversario non compia prodezze inarrestabili. La legge e il corollario puniscono in effetti la Roma troppo rinunciataria vista col Napoli: l’attimo fatale cade al 35’ della ripresa quando Smalling, fin lì impeccabile, lascia scorrere un pallone che non deve far scorrere, su Osimhen lanciato a rete da Politano. Poi il nigeriano dipinge uno straordinario destro in corsa sul palo opposto, Rui Patricio è infiocinato, Spalletti vince l’undicesima di fila e batte per la prima volta Mourinho, il Napoli fa festa.
La Repubblica:
Contro una Roma che aveva una sola strategia: mettere le ganasce alle macchine da gol del Napoli. Mourinho, dopo aver ripetuto alla nausea che la sua non è una squadra difensiva, ha deciso preventivamente di rinunciare completamente alla possibilità di fare gol. Nemmeno un tiro in porta, vuol dire l’applicazione sistematica di una strategia precisa, portare l’avversario su un terreno inadatto alle sue gomme. Trasformare la partita in una lotta nel fango: i 9 ammoniti della partita, compresi i due allenatori (senza contare il rosso finale al preparatore Rapetti), sono la denuncia di una scelta consapevole.
I giornali attaccano Mourinho: se l’avesse pareggiata, chissà cos’avrebbero scritto.