Fabian: «Posso giocare nel centrocampo a due, mi piace correre»
In conferenza per il Psg alla vigilia di Champions: «A Napoli mi sono allenato un mese da solo e senza pallone, ho dovuto recuperare»

Fabian Ruiz in conferenza stampa con Galtier alla vigilia della gara di Champions tra Psg e Maccabi Haifa.
Fabian ha parlato della propria condizione (qui elogiato da Le Parisien). Riprendiamo le sue parole da L’Equipe.
Come sta andando il tuo ambientamento?
Come ha specificato l’allenatore, è stato un po’ complicato per me perché mi allenavo da solo, non avevo la forma fisica adeguata. Nelle ultime due partite (col Marsiglia e con l’Ajaccio, 1-0, 3-0) ho avuto ottime sensazioni. Spero che sarà così nei prossimi giorni.
Puoi raccontarci in dettaglio come hai lavorato per tornare al tuo livello?
Ho trascorso un mese a Napoli dove mi sono allenato da solo. Ho avuto carenze nel gioco col pallone. A poco a poco con l’allenamento, rimanendo più tempo al centro sportivo, sono tornato al mio livello. Nelle ultime due partite mi sono sentito molto bene fisicamente.
Abbiamo percepito un buon rapporto con Verratti.
È un giocatore che conoscevo già, ovviamente, è un grande giocatore, è una persona incredibile, mi ha aiutato molto all’inizio. I primi giorni, quando ancora parlavo italiano, mi ha aiutato il più possibile. È molto facile giocare con lui, ha qualità immense. Abbiamo grandi giocatori e uno di loro è Marco Verratti.
Sei più a tuo agio in un centrocampo a tre o a due?
Penso di potermi adattare a entrambi i modi di giocare, dipende dalle decisioni dell’allenatore. Stavo già giocando nel 4-3-3, mi sento anche a mio agio nel secondo sistema (con un doppio pivot). Sono un giocatore che ama lo sforzo. Mi piace correre.
Cosa ne pensa del paragone con Javier Pastore e Thiago Motta?
È sempre bello essere paragonati a grandi giocatori. È una soddisfazione essere paragonati a loro.
Speri ancora di giocare il Mondiale con la Spagna nonostante i tuoi dissidi con il ct Luis Enrique?
Non ho alcun problema con l’allenatore, anzi. Auguro il meglio al mio paese, ma sono più concentrato sul PSG, sulla possibilità di dare tutto quello che è nelle mie possibilità.
Le tre stelle davanti non sono note per fare i ripiegamenti difensivi. È difficile per un centrocampista giocare dietro di loro?
È un grande piacere avere questi tre giocatori davanti a te. Sono giocatori eccellenti, possono vincere una partita da soli.