Ieri l’indiscrezione del Financial Times: l’Inter è in vendita. La cifra è alta (1,2 miliardi di euro). La discriminante è la prospettiva di uno stadio nuovo
Ieri la notizia del Financial Times: l’Inter è in vendita. Secondo il giornale economico londinese gli advisor cominceranno la caccia ai potenziali acquirenti a partire da questa settimana. La banca statunitense Raine Group, quella che ha gestito già gestito ultimamente la cessione del Chelsea, e Goldman Sachs stanno lavorando alla vendita della società controllata da Suning.
Oggi ne scrive il Corriere della Sera.
“Si intensificano le grandi manovre attorno all’Inter, per una vendita che non si annuncia a buon mercato e nemmeno a breve termine, dato che si parte da una valutazione attorno a 1,2 miliardi di euro e l’orizzonte temporale di Suning, scandito dal prestito ottenuto dal fondo Oaktree, può arrivare fino a giugno 2024”.
“Fonti vicine alla proprietà nerazzurra ribadiscono che la ricerca c’è, però è legata (da tempo e finora senza risultati apprezzabili) all’ingresso di un partner di minoranza in grado di supportare la crescita del club”.
La cessione del club è affidata alla banca che ha gestito anche il passaggio di proprietà del Chelsea. Il quotidiano scrive che ci sono quattro gruppi che in questi mesi hanno dato mandato ai propri legali di esaminare i conti della società nerazzurra. La vera discriminante resta la questione relativa al nuovo stadio.
“In questi mesi quattro gruppi avrebbero dato mandato ai loro legali di esaminare i conti dell’Inter. La cifra per acquistare il club, superiore al miliardo (debiti compresi), non scalda gli investitori, ma la prospettiva di uno stadio nuovo rappresenta la vera discriminante. Così come la presenza di altre proprietà made in Usa, con il Milan passato a Red Bird. Un futuro derby americano non è da escludere. Ma l’era di Suning non è ancora chiusa. E il discorso agli azionisti di Steven Zhang il prossimo 28 ottobre, è molto atteso”.