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Concato: «Rosalina era una compagna di giochi. Pesava 90 chili, una bellezza speciale. Adesso è magra»

Al Corsera: «Era simpatica, gioviale intelligente. Si illudeva di dimagrire con la bici. La mia voce? Quando parlo assomiglia a quella di Paperino».

Concato: «Rosalina era una compagna di giochi. Pesava 90 chili, una bellezza speciale. Adesso è magra»

Il Corriere della Sera intervista il cantautore milanese Fabio Concato. E’ sempre stato considerato un artista anomalo e lui stesso non rifugge l’etichetta.

«Beh, io sono sempre stato un anarchico. Nel senso che non ho mai avuto un produttore, né la corte dei miracoli di cui molti miei colleghi si circondano. Ho sempre fatto e deciso da solo. Una autonomia selvaggia alla quale non potrei mai rinunciare».

L’attenzione per il sociale presente anche in alcune sue canzoni deriva dal suo passato di militanza politica.

«Ho lavorato per alcuni anni, dal ’67 al ’72 con il Movimento studentesco. Ma non amavo le barricate. Lavoravo di ciclostile, non mi perdevo assemblee e manifestazioni. E ho dedicato molto tempo alle letture politiche».

Racconta la genesi di alcuni suoi pezzi, come «Fiore di maggio», uno dei più famosi.

«Concepito due settimane prima che nascesse Carlotta che adesso ha 39 anni (è nata nel 1983).Quelli che fanno il nostro mestiere, quando c’è un evento eccezionale come la nascita di una bambina… beh scrivono. La mia storia personale è ambientata in una località che si chiama Viserba, vicina a Rimini, dove mia nonna costruì la prima casa “forestiera” negli anni 20. Io e la mia famiglia ci andavamo da metà giugno alla ripresa della scuola. Appena nata Carlotta è stata portata a Viserba, naturalmente. Era fine di giugno. Affittammo una casina per un paio di mesi. È una canzone che a me non sembrava così “potente”. E invece cominciò a “spaccare”(come dicono i giovani di oggi) subito».

Concato parla anche della sua voce.

«Quel che conta davvero è la riconoscibilità della voce. Quanto a quella celestiale mah, io comunque la preferisco quando canto. Sono le ore più belle e gratificanti della mia attività. Cantare è un privilegio vero. È il tempo in cui sono me stesso, senza maschere, senza filtri. Dopo 45 anni è una grande fortuna divertirsi come succede a me. Quando parlo la mia voce assomiglia un po’ a quella di Paperino. Quando canto no».

Come nacque «Domenica bestiale»?

«Nel periodo in cui ero follemente innamorato di mia moglie e si andava a passare la domenica al lago».

E Rosalina?

«Rosalina era una compagna di giochi nella spiaggia di Viserba. Pesava 90 chili e aveva una bellezza speciale. Nonostante la ciccia era simpatica, gioviale intelligente. Si illudeva di dimagrire con la bici. Adesso però è magra».

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