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As, l’entusiasmo del Bernabéu nel Clásico e i neuroni specchio

Durante il Clásico i tifosi del Madrid e la squadra si contagiavano gli uni con l’altra, generando una forza emozionale immensa che il Barça non è riuscito a contrastare

As, l’entusiasmo del Bernabéu nel Clásico e i neuroni specchio
Madrid (Spagna) 04/05/2022 - Champions League / Real Madrid-Manchester City / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Karim Benzema ONLY ITALY

Si può raccontare il Clásico attraverso le neuroscienze? Ci prova Mónica Pascual su As. Che scrive che i neuroni specchio ci aiutano a metterci «nei panni di». «Al posto di». E questo è estremamente importante nella nostra vita. Grazie ai neuroni specchio si verifica quello che possiamo chiamare contagio emotivo, un cambiamento nel nostro stato emozionale che si verifica come conseguenza delle emozioni che ci trasmettono gli altri. Questo “potere contagioso” viaggia in entrambe le direzioni: verso il positivo e – ovviamente verso il negativo. Verso il positivo quando veniamo contagiati dalla ilusión, dalla gentilezza, dalla felicità e dalle positive vibrations; verso il negativo quando ci lasciamo trasportare dall’apatia, dalla tristezza o dalla sfiducia.

Le neuroscienze – scrive la Pascual su As – hanno dimostrato che chi condivide spazi di interazione, in qualsiasi ambito (sociale, lavorativo, sportivo, ecc.) finisce per condividere anche gli umori e le emozioni delle persone che lo circondano. E questo avviene proprio grazie ai neuroni specchio, che hanno una sorta di potere di sincronizzazione tra chi emette certi segnali e chi li riceve.

E che c’entra la partita del Bernabéu tra Real Madrid e Barcellona?

Senza andare oltre – si legge su As – il Bernabéu è stato un buon esempio di quello che può significare una piccola ondata espansiva di emozioni, di entusiasmo e do ambizione. I tifosi del Madrid e la squadra si contagiavano gli uni con l’altro, generando una forza immensa. Una forza che il Barça non ha saputo neutralizzare nel Clasico di domenica, 3-1 per i Blancos. Ma torniamo all’inizio.

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