Attaccare non sarà più un’opzione, ma un dovere. L’Inter contro il Bayern ha provato lo stesso senso di avvilimento della Juve a Parigi

Due le notizie. 1) La Gazzetta apre il giornale sulla vittoria del Napoli. Evidentemente, al di là di dichiarazioni sul quotidiano che deve tenere conto dei tifosi (come disse il suo direttore), la gerarchia delle notizie ha ancora un senso per il nobile giornale sportivo italiano.
2) Nell’editoriale il Napoli è preso ad esempio, a modello di come si gioca in Champions. A differenza di Inter e Juventus.
La Juve si è ritrovata sotto di due gol dopo 22 minuti, l’Inter ha chiuso il primo tempo con un solo gol al passivo, ma ha subito ben 9 tiri in porta contro uno solo restituito. Lo stesso senso di avvilimento provato a Parigi davanti al dominio assoluto del Psg nella prima parte della partita, si è rinnovato a San Siro davanti alla superiorità atletica, tattica e tecnica del BayernMonaco.
Tutt’altra musica all’ex San Paolo
Il Napoli è primo in campionato per gol, tiri in porta, assist e secondo solo alla Fiorentina per possesso. Significa che in Serie A indossa lo stesso vestito che lo fa bello in Champions: spirito coraggioso, tanta corsa, intensità d’azione e tecnica individuale. In questo senso rappresenta la parte positiva del tutorial: quale calcio indossare per sfilare in Champions. Ha incontrato il peggior Liverpool della storia recente, irriconoscibile per giocate e motivazioni, certo, ma i meriti di Spalletti vanno oltre i demeriti di Klopp. Il Napoli ha indicato la strada a Juve e Inter che, alla prossima, non affronteranno i migliori, ma con Benfica e Viktoria Plzen, saranno già condannate a vincere. Attaccare non sarà più un’opzione, ma un dovere.