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“SVinCOLI”, una collana editoriale che parla delle mille Napoli che abitano in ognuno di noi

Diretta dallo scrittore Angelo Petrella, è delle Edizioni San Gennaro. Abbina testi narrativi qualitativi a formati agili e smart

“SVinCOLI”, una collana editoriale che parla delle mille Napoli che abitano in ognuno di noi

C’è una giovane casa editrice napoletana che abbina testi narrativi qualitativi a formati agili e smart per questa estate infinita da afa montante. Stiamo parlando delle edizioni San Gennaro che nella collana “SVinCOLI” diretta dallo scrittore Angelo Petrella propone testi di autori partenopei di rilevanza nazionale che possono essere sorbiti sotto l’ombrellone ma i cui temi – anche sociali – ci parlano delle mille Napoli che abitano in ognuno di noi.

Della scrittrice storico-archeologica Agnese Palumbo – “Di sangue e di altre cure” – e della sua storia seicentesca abbiamo già scritto, scoprendo “un’autentica narratrice con una sua voce personalissima e leggera come sospesa in un tessere fatto di spirali autentiche e passionali”. Ora l’editrice di Via Capodimonte – ma con testa e cuore alla Sanità – porta in libreria “Domenica (pagg. 77, euro 9)” –  un bel racconto dell’ottima Patrizia Rinaldi che rievoca la Napoli della prima adolescenza di una ragazzina vissuta alla Sanità- da cui è fuggita presto per riparare a Torino –  nel viaggio in treno verso Napoli in cui incontra una famigliola partenopea verace. Il treno dei ricordi riporta la lotta interiore di Domenica che proprio delle domeniche a Villa Gilda fa memoria; ma per chi parte, forse, non c’è terra di ritorno…?

Altro testo che fa pensare è quello “Santa Sanità (pagg. 60, euro 8)” della brava Diana Lama che ci parla delle scelte vitali necessitate di un ragazzino undicenne, Peppeniello, che inizia il cursus criminale ma poi incontra un prete: si pensa a qualche personaggio dell’ultimo film di Martone “Nostalgia” – del resto la San Gennaro edita anche il catalogo fotografico del set del regista – ma con esiti diversi. Dulcis in fundo segnaliamo il testo “Amici perduti (pagg. 80, euro 9)” del collega Pier Luigi Razzano che racconta di un uomo del popolo che si reca dal medico e nei ricordi esibiti ci sono partite di pallone, amicizia e bellezza nella Sanità degli anni ’60 del secolo scorso. Alla fine due persone si riconosceranno dopo essersi separati per un accidente del destino.

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