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Mancini: «I giovani fanno bene ad andare all’estero, da noi a 18 anni sono ancora in Primavera»

A Il Giornale: «La scuola Ajax vale: sfornano giovani, poi li vendono e fanno i soldi. Si cresce se si ha la possibilità di giocare».

Mancini: «I giovani fanno bene ad andare all’estero, da noi a 18 anni sono ancora in Primavera»
Mg Monchengladbach (Germania) 14/06/2022 - Uefa Nations League / Germania-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Il Giornale intervista il commissario tecnico della Nazionale di calcio italiana, Roberto Mancini. Tra le altre cose parla dei giovani che lasciano il campionato italiano per andare all’estero.

«Spero abbiano possibilità di giocare. Così sarebbe positivo. Così si cresce. Gli italiani una volta restavano sempre qui, ora sono ancora pochi rispetto a quelli di altre nazioni».

Su Lucca che va dal Pisa all’Ajax:

«Una grande possibilità per migliorare tecnicamente. Non avrà pressione ma sarà in una squadra che deve vincere sempre. L’Ajax è come Real, Barcellona, Juve ed altre dove un pari è una sconfitta. Ma la scuola Ajax vale: da quelle parti sfornano giovani, poi li vendono e fanno i soldi. I nostri a 18 anni sono ancora in Primavera: all’estero giocherebbero tutti».

Sui calciatori italiani emigrati in Canada:

«Vediamo come andrà Insigne. Le porte della nazionale sono sempre aperte a tutti».

Su Zaniolo:

«Ha qualità come le aveva anni fa. È giovane, ma è meglio che si sbrighi perché il tempo corre. Capisco abbia perso tempo per gli infortuni, però passano anche gli anni».

Su Di Maria e gli altri che tornano in Serie A a fine carriera:

«Se vengono con prestiti o parametro zero va bene. Non conosco la situazione Fabregas, ma Di Maria è ancora in gamba e può reggere un paio di stagioni. Il campionato italiano non è fisico come quello inglese. Contano le qualità: è più tecnico. Ovviamente non siamo più la serie A degli anni 80-90».

 

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