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La Gazzetta si preoccupa del Napoli: Ronaldo porta con sé troppi interrogativi, non solo tecnico-tattici

Sembra di essere tornati ai tempi di Maradona quando i giornali nazionali ci consigliavano di lasciar perdere quell’uomo con comportamenti disdicevoli fuori dal campo

La Gazzetta si preoccupa del Napoli: Ronaldo porta con sé troppi interrogativi, non solo tecnico-tattici
Db Napoli 26/01/2020 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo-Giovanni Di Lorenzo

Sembra di essere tornati ai tempi di Maradona quando i giornali e i commentatori nazionali si prodigavano per il bene di Napoli e ci consigliavano di liberarci di un calciatore che magari era anche forte ma che fuori certamente rovinava la nostra reputazione con condotte di vita non consone a quelle di un professionista e di un uomo rispettabile.

Adesso che c’è la concreta prospettiva che Ronaldo giochi nel Napoli, i quotidiani si preoccupano del futuro e della collocazione tattica di calciatori quali Kvaratskhelia e Raspadori.

Come fa oggi la Gazzetta nel suo editoriale:

Sarebbe servito Ronaldo a Spalletti? Sembra una domanda scontata, parlando di uno dei più forti del mondo, ma gli interrogativi non sono soltanto tecnico-tattici. Tredici anni, la differenza d’età con Osimhen, nel calcio sono un’infinità:ma è anche vero che, se il nigeriano diventasse centravanti-top, prima o poi finirebbe altrove. Domanda: dove giocherebbe il divino che proprio non accetta il ruolo di centravanti, non ha reso la vita facile ad Allegri, Sarri, Pirlo, Rangnick e neanche a Ten Hag, e a Napoli non troverebbe un Benzema? Dovrebbe forse far sloggiare Kvaratskhelia, ieri comunque normalizzato dopo due partite da fenomeno, e toglierebbe respiro anche a Raspadori che, appena entrato, s’è procurato due occasioni con movimenti da centravanti arretrato che faranno tanto comodo anche a Mancini.

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