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Batistuta: «Mi sento male per Maradona. Ci ha reso grandi e noi non abbiamo fatto un cazzo per lui»

A La Nacion: “Dovevamo fare qualcosa, ma non alla fine: dall’inizio. E non abbiamo fatto nulla. Lui ci ha dato tutto, noi niente”

Batistuta: «Mi sento male per Maradona. Ci ha reso grandi e noi non abbiamo fatto un cazzo per lui»
Db Johannesburg (Sud Africa) 27/06/2010 - mondiali Sud Africa 2010 / Argentina-Messico / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Diego Armando Maradona

“Quando penso a Diego mi sento strano: mi sento in debito. Non sono d’accordo con il 60% delle cose che ha fatto nella sua vita personale. Ma io come fan, e noi tutti come società, cosa abbiamo fatto per prenderci cura di lui, cosa ho fatto io per questo ragazzo? Non abbiamo fatto un cazzo”.

Gabriel Omar Batistuta ha ripreso da poco a camminare, con una caviglia saldata e un’altra salvata da un intervento chirurgico che l’ha rimesso in piedi dopo che la carriera da bomber lo aveva azzoppato (“non potevo camminare, in alcun mondo”). In una lunga intervista a La Nacion parla anche del suo rapporto con Maradona, e dei suoi sensi di colpa.

“Quel ragazzo ci ha fatto conoscere nel mondo, e quando Diego è morto, anche il New York Times lo ha messo in copertina. E noi? Non abbiamo fatto niente per lui. Ci aveva dato tutto e noi niente. Ma non alla fine, è dall’inizio che non abbiamo fatto nulla per Diego”.

“L’ultima immagine rimasta è deplorevole, il giorno del suo compleanno. Guarda, mi viene la pelle d’oca: l’ho visto in tv e ho detto: ‘questo ragazzo è morto, è un fantasma‘. Lo hanno trascinato via. L’hanno portato lì perché si sono approfittati di lui. E nessuno ha fatto niente, e prima di tutto io non ho fatto niente”.

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