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Sul Messaggero la strigliata di Sarri alla Lazio: «Con questa presunzione non si va da nessuna parte» 

La nuova difesa è horror contro il Genoa, grazie anche al solito pasticcione Hysaj. Non c’è traccia del credo di Sarri, né di gioco e nemmeno delle parate di Maximiano

Sul Messaggero la strigliata di Sarri alla Lazio: «Con questa presunzione non si va da nessuna parte» 
Roma 20/03/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

“Cambiano tanti uomini, ma la musica sembra sempre la stessa. Siamo quasi ai nastri della vera ripartenza, così Sarri anticipa la strigliata nello spogliatoio alla prima batosta che non conta: «Mai più un atteggiamento simile. Non andiamo da nessuna parte con questa presunzione e superficialità»”.

Lo scrive il Messaggero, commentando la disfatta della Lazio contro il Genoa. L’unica certezza è Immobile.

“La nuova difesa invece è horror contro il Genoa: in un tempo Casale è colpevole in ogni rete subita, Romagnoli complice e lontanissimo dalla miglior forma. La prima volta della coppia, sognata e ottenuta da Sarri, al momento scoppia. Anche perché, pronti via, il “vecchio” Hysaj è il solito pasticcione sulla fascia sinistra: Coda rileva la sua palla persa in uscita, giocherella di suola in area, e trafigge Maximiano con un diagonale rasoterra”.

Nemmeno quando il tecnico ha cambiato formazione è cambiato qualcosa.

“Sarri cambia praticamente tutto l’undici iniziale, ma è ancora più imbufalito. C’è poco filtro, poche idee, poco possesso. Praticamente non c’è traccia del suo credo. Ancora troppe distanze fra un reparto e l’altro”.

E anche sul portiere, Maximiano, il giudizio de quotidiano romano è impietoso:

“Non esistono però nemmeno le parate di Maximiano: nei primi test ad Auronzo, lo spilungone portoghese non era mai stato impegnato, col Genoa – specie nelle palle basse – è sempre in ritardo. Lo staff di Sarri lo aveva lasciato intuire, ora c’è un primo verdetto: su questo portiere bisogna ancora lavorarci tanto. In realtà, su tutta la nuova Lazio, che conserva i vizi dell’anno scorso: corner sbagliati, attacchi confusionari e sterili anche nel finale, dopo l’ingresso di Raul Moro”.

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