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Repubblica: a tradire Mertens, Dybala e Ronaldo è la convinzione fuori tempo che il talento dia l’immunità 

Servono lavoro e umiltà. Ronaldo, ad esempio, lascia lo United perché uno come lui DEVE giocare la Champions, anche se non l’ha conquistata

Repubblica: a tradire Mertens, Dybala e Ronaldo è la convinzione fuori tempo che il talento dia l’immunità 
Db Milano 27/11/2017 - Gran Gala' del Calcio Aic 2017 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Dybala-Dries Mertens

Su La Repubblica, Gabriele Romagnoli commenta la surreale situazione per cui calciatori come Mertens, Neymar, Dybala e Cristiano Ronaldo rischiano di rimanere disoccupati.

“Loro sono ancora grandi e il calcio è diventato piccolo o è scoccata l’ora del ridimensionamento e, come si diceva dei cimiteri, anche le tribune sono piene di insostituibili? Non si è probabilmente mai vista una squadra così titolata di campioni in cerca di estimatore. Qualcosa è cambiato e sta andando storto, soprattutto per loro”.

Probabilmente sta esplodendo il sistema, scrive. Poi ci sono i cattivi consigli e l’arroganza dei campioni.

“Avere un agente in famiglia non è mai un grande affare”.

“A tradirli è però soprattutto la distratta arroganza, la convinzione fuori tempo che il talento conferisca l’immunità e non richieda comunque lavoro e umiltà”.

E fa l’esempio di Neymar e Ronaldo.

“Neymar che ogni anno all’arrivo del carnevale di Rio scompare colpito da una malattia immaginaria. Ronaldo che riceve sul suo yacht e butta a mare chi abbia l’ardire di proporgli uno spostamento verso il centro dell’area. Ora lascia il Manchester United perché uno come lui DEVE giocare la Champions, anche se non l’ha conquistata”.

E conclude:

“di certo pochissimi calciatori da soli valgono una squadra, nessuno vale l’intero gioco”.

 

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