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L’English Rugby vuole vietare alle donne transgender di giocare nei campionati femminili

Si voterà il 29 luglio. La decisione dopo uno studio che evidenzia “differenze fisiche” e “vantaggi in forza, resistenza e fisica” dovuti alla pubertà maschile.

L’English Rugby vuole vietare alle donne transgender di giocare nei campionati femminili

Come riporta il sito ufficiale della Rugby Football Union dopo un’ampia consultazione voterà sulle raccomandazioni per mettere in atto una nuova politica di partecipazione di genere per il rugby nazionale in Inghilterra venerdì 29 luglio.

In pratica si raccomanderebbe di vietare alle  donne transgender di giocare nelle partite femminili. Il consiglio si baserebbe su una ricerca partita nel 2020 che ha appurato  che esistono differenze fisiche tra le persone il cui sesso alla nascita era  maschile e quelle femmina dalla nascita e che i vantaggi in termini di forza, resistenza e fisico determinati dalla pubertà maschile sono significativi e mantenuti anche dopo la soppressione del testosterone.

In una dichiarazione si legge:

“Il consiglio della RFU voterà su una raccomandazione per una modifica della politica per il rugby da contatto per consentire solo ai giocatori della categoria femminile il cui sesso registrato alla nascita era femminile.

L’attuale politica aveva visto l’organo di governo inglese consentire ad alcune donne transgender di giocare a rugby femminile caso per caso e se questa raccomandazione non verrà approvata, la politica attuale rimarrà in vigore.

In pratica il rugby inglese ha ora cambiato idea, affermando che la ricerca fornisce prove di “differenze fisiche” e “vantaggi in forza, resistenza e fisica” dovuti alla pubertà maschile.

Hanno quindi affermato che la decisione è arrivata perché

“l’inclusione delle persone trans assegnate maschi alla nascita nel rugby di contatto femminile non può essere bilanciata con considerazioni di sicurezza ed equità”.

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