La Süddeutsche fa a pezzi Binotto: “altro che Leclerc, lui non si scusa mai per i tanti errori Ferrari”
Il quotidiano tedesco: “la Ferrari è la macchina più forte eppure ha perso tanti punti per strada o per strategie sbagliate o per problemi di affidabilità”

Montecarlo (Principato di Monaco) 28/05/2022 - qualifiche F1 / foto Press Office Scuderia Ferrari/Image Sport nella foto: Mattia Binotto
“Sto facendo le migliori prestazioni della mia carriera, ma errori del genere sono brutti. Ho commesso un errore nel momento sbagliato. Non è accettabile”.
Scrive il quotidiano tedesco:
Per un momento ci si è quasi dimenticati che Leclerc corre per la scuderia che ha commesso più errori in Formula 1: la Ferrari. A guidarlo c’è Mattia Binotto, un caposquadra con una mente ammirevolmente equilibrata e il dono retorico di moderare gli errori.
Errori del genere restano nella memoria di più rispetto alle strategie fallite ai box, come quelle del team Ferrari a Monte Carlo. Oppure gare che il compagno di squadra (Sainz) vince perché gli strateghi della Scuderia lo chiamano a cambiare le gomme al posto di Leclerc in lotta per il titolo – questo è successo a Silverstone, quando la Ferrari ha dato le gomme nuove a Carlos Sainz invece che a Leclerc. Errori eclatanti dei piloti cancellano anche il ricordo di gestioni negligenti del team, come allo sprint di Spielberg: Binotto non ha fatto nulla quando Sainz e Leclerc si sono dati battaglia in pista, come se il loro avversario non fosse stato Verstappen.
La Süddeutsche – come ieri Zapelloni sul Giornale – ha ricordato l’errore di Vettel all’Hockenheimring nel 2018.
Prosegue il quotidiano tedesco:
Binotto ha ragione. Un pilota di alto livello può commettere errori. Anche una squadra. E la vicenda si complica quando il pilota e la squadra cercano di superarsi a vicenda nella categoria “errori non forzati”, come la chiamano nel tennis. Oltre agli errori della Scuderia già elencati in questa stagione, c’è un preoccupante cedimento materiale. C’è sempre qualcosa che non va con le due F1-75, che sono sostanzialmente le auto più forti in campo.
Il quotidiano ricorda l’acceleratore bloccato di Leclerc in Austria, l’auto in fiamme di Sainz nella stessa gara.
I tanti gravi danni ai motori della Ferrari indicano un problema fondamentale; sembra che gli ingegneri abbiano messo a punto le loro unità di trasmissione per la massima potenza e meno per l’affidabilità.