Il direttore tecnico avrà la responsabilità dell’area tecnica, ma dovrà comunque passare per l’ultimo step dall’amministratore delegato
Ieri sera il Milan ha ufficializzato il rinnovo di Maldini e Massara fino al 2024. Un comunicato stringato, scrive il Corriere dello Sport, anche se la vicenda rinnovo è durata settimane interminabili.
«Un accordo che testimonia la continuità in un percorso di rafforzamento e di crescita del nostro club».
L’aria resta tesa, in casa rossonera.
“Non si può pensare che una firma cancelli tutto quello che è accaduto nelle ultime settimane. Il Milan deve, innanzitutto, recuperare un suo equilibrio interno, che sembrava assoluto e a prova di bomba osservando dall’esterno e che invece, subito dopo aver conquistato lo scudetto, si è rivelato sorprendentemente precario”.
Il nodo sta tutto in quella parola, “continuità”, scrive il quotidiano sportivo. Maldini chiedeva maggiore autonomia di scelta e movimento, avrebbe voluto diventare una sorta di secondo amministratore delegato, ma solo per l’area tecnica. Invece continuerà a decidere Gazidis.
“Alla fine, però, come confermato nel comunicato da quel ‘continuità in un percorso’, nulla è cambiato nella catena di comando. Maldini avrà la responsabilità dell’area tecnica, ma dovrà comunque passare per l’ultimo step dall’amministratore delegato. E sarà così anche quando verrà completato il passaggio della quota di maggioranza del club da Elliott a RedBird. Insomma, anche Cardinale (al di là del feeling sbandierato con Maldini) avrà l’ad come suo punto di riferimento. Continuerà ad esserlo Gazidis fin a novembre, quando si esaurirà il suo contratto”.
Le voci parlano, per il futuro, della possibilità che gli subentri Furlani, membro del cda rossonero.