Murray sdogana l’oltraggiosa battuta da sotto a Wimbledon, ma la prima fu la nonna di Henman

Non è più come ai tempi di Chang-Lendl, ora è considerata un'arma tattica. Kyrgios: "Elogiano Murray per aver usato una mossa intelligente... Allora io sono un genio!"

kyrgios il servizio “da sotto”

La battuta da sotto. Si fa o non si fa? E’ un colpo subdolo o un colpo di genio? Segna una mancanza di rispetto per l’avversario o ormai è sdoganata? In Inghilterra si sono appassionati al dibattito dopo che Andy Murray l’ha usata con malizia contro James Duckworth, al primo turno di Wimbledon: la sua prima “scandalosa” volta all’All England Club. Ma  – scrive il Telegraph – non è stata una vera e propria rottura con la tradizione: “Storicamente, l’ultimo giocatore a giocare regolarmente con un servizio dal basso qui veniva da un’altra dinastia britannica del tennis.  Susan Billington, la defunta nonna di Tim Henman, lo faceva già negli anni Quaranta e Cinquanta. Sua madre, Ellen Mary Stawell Browne è considerata la prima donna ad aver mai servito dall’alto, nel 1901.

Nel tennis moderno identifichiamo il gesto come “rivoluzionario” con la battuta di Michael Chang contro Ivan Lendl nella finale del Roland Garros del 1989. Nel tennis potentissimo di oggi non è più considerata irrispettosa: perché con la velocità dei servizi, chi risponde arretra sul fondo del campo, e battere corto in contropiede, a sorpresa, è diventata un’arma tattica sempre più utilizzata.

I “maestri” sono il numero 38 del mondo Alexander Bublik  e il più famigerato Nick Kyrgios, che addirittura l’ha fatta ad Acapulco nel 2019 contro Rafael Nadal, il quale non la prese benissimo: “Se lo fai con l’obiettivo di migliorare il tuo gioco, o come tattica, ok. Ma Se lo fai per mancare di rispetto all’avversario, non è una buona cosa”.

Per Murray le accuse di esibizionismo o mancanza di rispetto non hanno senso: “Non le ho mai capite. È un modo legittimo di servire. Nessuno dice che sia irrispettoso per qualcuno rispondere da cinque metri dietro la linea di fondo per cercare di ottenere un vantaggio. Quindi l’ho usato, non per mancargli di rispetto, ma per dire ‘Se tu rifai un passo indietro per darti più tempo di rispondere, lo sfrutterò'”.

Kyrgios ovviamente reclama il primato: “Ora tutti elogiano Andy Murray, per aver fatto una cosa così intelligente… E io allora che sono, un genio?”.

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