In finale su Murray che nel terzo set ha accusato problemi all’inguine. Ma è stata a lungo partita vera. Terzo torneo su sei vinto sull’erba
Vado, lo batto e torno. Matteo Berrettini si ripresenta nel miglior modo possibile dopo l’operazione alla mano che lo ha costretto a saltare la stagione sulla terra rossa. Ha vinto il torneo di Stoccarda (un 250) sull’erba in finale contro Murray. A metà del terzo set lo scozzese ha accusato dolori all’inguine e molto sportivamente è rimasto in campo. Fin lì è stata partita vera e si era un set pari e un break per Matteo che ha giocato, come al solito, un tennis molto solido. Oggi non c’era solo il servizio, ha a lungo retto gli scambi da fondo con Murray, all’inizio ha usato in maniera sapiente la palla corta poi gli è un po’ scappata la mano. Nel secondo set, dopo aveer vinto il primo, ha sprecato tre palle break sul 5-5, palle dal sapore di match-point. È poi finita col break per l’avversario.
Non era semplice per il romano rientrare con una vittoria. La sesta nella sua carriera. La seconda a Stoccarda e la terza sull’erba proprio al Queen’s che comincia domani. Va aggiunta la finale di Wimbledon dello scorso anno persa contro Djokovic. Berrettini è senza dubbio il miglior tennista italiano di sempre sull’erba e ha appena 26 anni, ha tutto il tempo per diventare il migliore di sempre su ogni superficie.
Berrettini è tornato dopo due mesi di assenze ed è tornato a uno standard alto sia di gioco sia di testa. Peccato per il finale, per le condizioni di Murray (che ha confermato di essere ancora un tennista molto valido) ma nulla tolgono alla vittoria e al rendimento di Berrettini che troppe volte ha dovuto pagare dazio alla sfortuna e agli infortuni.