FIFA, Infantino: : «Oggi nel calcio vince chi ha più soldi. Plusvalenze? Il fair value sarà un beneficio per il sistema»

«È necessario migliorare la redistribuzione dei proventi generati dal calcio d’élite lungo la catena del valore che garantisce l’afflusso costante negli stadi internazionali di atleti dalle performance eccezionali»

Fifpro infantino eca mondiale per club

Db Bari 01/09/2016 - amichevole / Italia-Francia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianni Infantino

Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha pubblicato un intervento sulla rivista Formiche, affrontando diversi temi. In primis, la competitività del calcio moderno:

«Chi si cimenta a scalare i ripidi gradini del professionismo si accorge di come il calcio diventi via via un contesto sempre meno democratico, dove di norma chi ha più soldi vince di più. Chi ha più soldi vince, dunque. È l’ineluttabile legge del mercato, applicabile a qualsiasi industria, pensano in molti. Ma il calcio prima di essere un’industria è un’esperienza culturale collettiva e il compito prioritario della Fifa è rafforzare la qualità del prodotto senza snaturarne i principi di democraticità, bilanciando il più possibile la crescita economica del comparto industriale con la tutela della competizione atletica, garantendo una crescita inclusiva e sostenibile a beneficio di chi lavora nel calcio e di tutti coloro che lo vivono come passione»

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«In passato ho avuto modo di affermare che abbiamo bisogno di 50 club in grado di vincere, non solo 5 o 6, e tutti europei, come avvenuto finora. Poi magari 20 di questi 50 saranno europei, che mi sembra comunque meglio della situazione attuale. E non c’è dubbio sul fatto che per aumentare la competitività e lo spettacolo del calcio occorra investire innanzitutto sul capitale umano, spendendo di più e meglio nella ricerca e nello sviluppo del talento sportivo»

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