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La geopolitica della Uefa porterà il francese Turpin ad arbitrare la finale di Champions

Il favorito era l’olandese Makkelie designato a sorpresa per Villarreal-Liverpool. L’Olanda ha già avuto la finale degli Europei. L’ultimo grande arbitro francese è stato Vautrot

La geopolitica della Uefa porterà il francese Turpin ad arbitrare la finale di Champions
Db Palermo 24/03/2022 - Playoff Qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Clement Luis Jean Turpin

Come di consueto, le designazioni delle semifinali di Champions League – in particolare il ritorno – restituiscono il nome del candidato a dirigere la partita conclusiva. Se l’anno scorso era abbastanza chiaro che nella finale tutta inglese avrebbe diretto lo spagnolo Mateu Lahoz, fino a pochi giorni fa i candidati erano essenzialmente due: l’olandese Danny Makkelie e il francese Clement Turpin. Il primo era nettamente favorito, essendo uno dei migliori direttori di gara in circolazione, con i requisiti anagrafici giusti (39 anni) e con una finale di Europa League nel 2020 alle spalle. Clamorosamente, il comitato arbitrale dell’Uefa l’ha designato per Villarreal-Liverpool, bruciandolo in una gara che difficilmente avrà ancora qualcosa da dire. Per l’altra semifinale tra Real Madrid e Manchester City, senza dubbio la gara più complessa della competizione dopo la finale, è stato scelto Daniele Orsato. L’italiano è reduce dall’ennesima stagione internazionale ad alto livello e ha già diretto le due squadre al Bernabeu due anni fa.

Dunque, il candidato principale diventa in automatico Turpin. Non che sia una seconda scelta, sia chiaro. Il background è simile a quello di Makkelie: classe 1982, ha diretto la finale di Europa League dell’anno scorso. Il rendimento però è stato inferiore rispetto a quello dell’olandese, ecco perché lascia interdetti la scelta del designatore europeo Rosetti. Turpin infatti è stato criticato per alcune scelte di carattere tecnico durante il suo percorso stagionale in ambito internazionale e non ha l’autorevolezza di Makkelie, anche se è uno dei migliori nel mantenere la calma in campo. L’olandese inoltre è quello che meglio può interpretare – come ha già fatto – le linee guida dell’Uefa per la direzione delle gare, cioè un’elevata tolleranza nei contrasti per favorire un gioco fisico e con poche interruzioni.

L’unico modo per venire a capo di questa decisione è affidarsi ad una logica compensativa. L’olandese Bjorn Kuipers ha diretto la finale degli scorsi Europei tra Italia e Inghilterra, penultima partita prima di ritirarsi a 48 anni. La Francia invece nelle maggiori competizioni non presenta un arbitro dagli anni Ottanta: Michel Vautrot – quello dello scandalo per il tentativo di corruzione in Roma-Dundee United – ha diretto la finale di Coppa dei Campioni nel 1986 e la finale degli Europei due anni dopo. In Europa League, prima di Turpin l’anno scorso, l’ultimo francese a ottenere una designazione in finale fu Veissière nel 2001. Insomma, era giunto il momento di un arbitro transalpino per la Champions League. Considerando anche che la sede della finale, originariamente individuata in San Pietroburgo, in seguito al conflitto russo-ucraino è stata spostata proprio a Parigi.

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