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Koulibaly: «Il consenso di Marine Le Pen è preoccupante, l’estrema destra dà voce al razzismo»

Un estratto dell’intervista a Onze Mondial. «Provo sempre a ragionare, anche con chi è razzista: non puoi odiare una persona senza motivo. A Napoli amano gli stranieri»

Koulibaly: «Il consenso di Marine Le Pen è preoccupante, l’estrema destra dà voce al razzismo»
Napoli 30/04/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sassuolo / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Kalidou Koulibaly

«La mia reazione quando incontro un razzista? Io credo che sei sei razzista, hai una motivazione: non puoi odiare una persona senza un motivo. Allora provo sempre a ragionare anche con chi è razzista. Poi se vedo che è una causa persa dico: “Amico, vai per la tua strada, io vado per la mia“. Io cerco sempre di capire le persone. Provo costantemente a portare loro amore. Sono stato educato così, sono così. Amo tutti, sono tollerante con tutti. Alla fine ognuno fa quello che vuole. Il razzismo è un flagello, è qualcosa che dobbiamo combattere. E oggi sta diventando un tabù, è questo che mi infastidisce di più. Siamo nel 2022 e c’è ancora molto razzismo. E voglio chiarire che esistono tante forme di razzismo, parliamo spesso di colore della pelle ma c’è anche discriminazione territoriale. Le persone devono capire che siamo tutti uguali, siamo tutti esseri umani. Sono solo la personalità e il carattere delle persone che ci distinguono. Sapete perché mi piace il Napoli? Perché la gente lì è tollerante. A Napoli amano davvero gli stranieri. Io sono, tra virgolette, “di colore”, e lì non ho mai avuto problemi. La gente mi ammira, mi sento molto apprezzato. E anch’io amo la gente di Napoli»

Parla di razzismo come un leader politico Kalidou Koulibaly. Vuole combatterlo con l’inclusione e non è una novità. È la sua ricetta. Parla come un leader politico e parla senza timore di politica, visto che nell’intervista rilasciata alla rivista Onze Mondial, di cui si fornisce un’anticipazione, esprime la sua opinione su Marine Le Pen. Koulibaly gioca nel Senegal ma è nato in Francia e alla Francia è molto legato, naturalmente.

«Il consenso di Marine Le Pen è preoccupante, rappresenta l’estrema destra. Per me, gli estremismi sono sempre pericolosi. L’estrema destra dà voce al razzismo. Mi rattrista che tanta gente la voti. Dopodiché, ognuno ha le sue idee. Io penso che il Front National sia essenzialmente basato sul razzismo. Anch’io sono francese e fa male pensare che persone come quelle non accettino che io sia francese. Tante persone votano Marine Le Pen perché vogliono il cambiamento, lo capisco. Ma non è questo cambiamento che porterà soluzioni in Francia»

Koulibaly parla anche di calcio. In particolare, gli viene chiesto di un’opinione espressa dal suo ex compagno di squadra Milik, ora in forza al Marsiglia. Milik ha detto che Kalidou è il difensore più forte al mondo.

«Non sono d’accordo su questo argomento. La gente esprime la sua opinione, io cerco di dare il mio meglio sul campo. Cerco di fare il mio lavoro nel miglior modo possibile, cerco di essere uno dei migliori difensori al mondo. Sentire le parole di Arek chiaramente mi ha reso felice. È un attaccante di qualità, sapevo che sarebbe stato un ottimo acquisto per il Marsiglia. Ho avuto la fortuna di giocare con lui, sapevo che avrebbe fatto tanti gol, qualcuno era sorpreso. Milik è un grande attaccante, con un grande piede sinistro, un gran fisico, è completo. Sa attaccare e difendere, segna anche di destro e con la testa. Quando era qui, in allenamento, ci sfidavamo per tutto il tempo per galvanizzarci»

Qualche dichiarazione anche sul Senegal e sulla Coppa d’Africa.

«Vincere un titolo con la squadra del tuo Paese, per la tua patria, per milioni di persone che ti seguono, è indescrivibile. Durante tutto il nostro viaggio il Senegal si è fermato per noi. È difficile fermare un intero Paese. Quando tutto il Paese si ferma a guardare la finale, e alla fine della partita si vedono i colori della bandiera sventolare sul tetto del continente africano, è qualcosa di eccezionale. Mendy ha ragione. Puoi vincere di tutto e anche con diversi club, invece si gioca con una sola Nazionale e quando si vince è strepitoso. Sentire la forza e il fervore del paese quando siamo tornati in Senegal è stato magico. Non l’avevo mai sperimentato prima. A volte chiudo gli occhi e penso alle migliaia di persone che erano lì, correndo dietro il nostro autobus, e mi mancano le parole..»

 

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