«I tifosi inglesi sono stati usati come capro espiatorio dalle autorità francesi e dall’Uefa»
Pierre Barthélemy, membro del cda della «Football Supporters Europe» al CorSera: «Tra due settimane in Francia ci sono le elezioni, e loro non votano».

Sabato sera, all’esterno dello Stade de France, a Parigi, in occasione della finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, solo il caso ha evitato una tragedia. Sono state aperte inchieste, l’organizzazione dell’evento è stata criminale. Oggi il Corriere della Sera intervista l’avvocato francese Pierre Barthélemy, membro del consiglio di
amministrazione dell’associazione internazionale di tifosi «Football Supporters Europe» (Fse).
«Che sia colpa dei tifosi inglesi senza biglietto è una versione concordata tra le autorità francesi e l’Uefa. Ma non regge, così come non reggeva la prima spiegazione, cioè il presunto arrivo in ritardo dei tifosi del Liverpool, in realtà rimasti bloccati ore per colpa di una disorganizzazione totale. È solo per miracolo che non ci sono stati morti schiacciati o soffocati».
Sabato sera Barthélemy era allo stadio in qualità di osservatore.
«Dovevo verificare come venivano accolti i tifosi, in particolare quelli mal vedenti o in sedia a rotelle. Invece ho finito per occuparmi di tutti».
Racconta cosa è successo.
«Ai tifosi inglesi è stato raccomandato di venire allo stadio prendendo solo la linea D della Rer. All’uscita della metro, 26 mila tifosi inglesi sono rimasti ammassati per ore davanti a un solo ingresso, reso ancora più stretto da due furgoni della polizia. Era un pre-filtraggio, per fare accedere alla zona dello stadio solo i tifosi con il biglietto. Ce l’avevano tutti, tranne eccezioni, ma i controlli erano lentissimi e a un certo punto verso le 20 è stato chiaro che i tifosi non sarebbero riusciti a entrare e la gente cominciava a sentirsi male, non respiravano. Alla fine la polizia ha deciso di aprire tutto, e lì c’è stato il caos».
Chi si è arrampicato sui cancelli?
«Soprattutto ragazzi del posto, non i tifosi inglesi che, ancora una volta tranne eccezioni, erano tranquilli. Avevano il biglietto, hanno fatto ore di coda, si sono persi la partita o almeno il primo tempo. Anziani e bambini si sono presi i lacrimogeni e pure la colpa».
Perché secondo lei?
«Perché nessuno vuole assumersi la responsabilità, e i tifosi inglesi funzionano bene come capro espiatorio. Poi, tra due domeniche, in Francia ci sono le elezioni, e loro non votano».