Florenzi: «A Wembley avrei dovuto tirare il sesto rigore, quindi… ringrazio Donnarumma!»

In conferenza stampa. «Chiellini e Ibra si somigliano: uno mena in campo, l'altro fuori. Il sorriso di Giorgio a Jordi Alba ci mise una tranquillità devastante»

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Mg Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alessandro Florenzi

«Durante il percorso al Milan ho trovato molte analogie tra i rossoneri e la Nazionale campione d’Europa. Io lo dicevo da un po’, al Milan non mi capivano perché non avevano vissuto ciò che ho vissuto io ma lo senti quando c’è qualcosa. Io lo sentivo e lo dicevo, alla fine sono stato contento di aver avuto ragione»

Dal ritiro della Nazionale a Coverciano la conferenza stampa di Alessandro Florenzi, terzino destro del Milan (sebbene di proprietà della Roma) e dell’Italia. Di seguito il report delle sue dichiarazioni di Tuttomercatoweb.

Un mix di giovani e calciatori maturi, al Milan come in Nazionale…

«In tutte le squadre deve esserci questo mix per creare un gruppo vincenti. Al Milan ho trovato tanti giovani molto, molto bravi e alcuni potranno diventare dei campioni. Tonali, ad esempio, è pronto per giocare in Nazionale. Ma a volte anche l’esperienza ti aiuta»

Il caso Maldini.

«L’ho conosciuto quest’anno, è un uomo di grandi valori, con lui ci metterei anche Massara. Sono la base del campionato vinto, loro due, col mister, hanno fatto un grandissimo lavoro. Sono persone molto importanti che possono fare bene al Milan. Un Milan senza Maldini è un po’ come una Roma senza Totti e De Rossi. Se io resto al Milan? Non lo sa Maldini cosa farà da qui al 30 giugno, figuriamoci se lo so io. Ora voglio fare bene con la Nazionale, poi ci saranno le vacanze e poi quel che sarà sarà…»

La sua Roma ha vinto la Conference. Florenzi avrebbe voluto festeggiare?

«Non l’ho potuto fare in incognito ma l’avrei fatto sicuramente. Ciò che un po’ mi dispiace è non aver vinto qualcosa con la Roma»

Fin quando Florenzi pensa di restare in Nazionale?

«Fin quando il Ct mi chiama. Siamo pagati per fare questo, per giocare a calcio. Questo è il mestiere più bello della storia: devo farmi trovare pronto prima col club, poi se il Ct avrà fiducia in me mi chiamerà, non si rifiuta mai la Nazionale. È difficile che la delusione per il Mondiale andrà via presto. Se fossimo usciti in una ipotetica finale col Portogallo sarebbe stato diverso, con tutto il rispetto per la Nord Macedonia che non è al nostro livello. Però il calcio ti insegna che nessuna gara è scontata. L’insegnamento è questo: giocare tutte le gare come una finale. Anche se poi pure a Palermo l’abbiamo giocata, tirando 50 volte in porta… Mi prendo l’insegnamento. Capire perché siamo usciti è ancora un po’ difficile. Per me nelle gare di qualificazione abbiamo creato tanto, ma non abbiamo concretizzato. Non ho rimpianti sul gioco che abbiamo espresso»

Hai mai pensato alle dimissioni di Mancini?

«Io ho avuto più paura quando abbiamo vinto. Avevo più paura che si dimettesse quando abbiamo vinto l’Europeo, più che ora. È una sensazione mia. Poi ognuno ha la sua filosofia di gioco: il gruppo qui è molto simile è molto simile a quello del Milan. Se Mancini aprirà un nuovo ciclo dopo Wembley? Io penso che il mister farà le sue valutazioni. A parte Chiellini, come ha detto ieri il Ct noi resteremo a disposizione»

L’Italia torna a Wembley per affrontare l’Argentina dopo aver vinto proprio in quello stadio l’Europeo. Che immagine porta con sé Florenzi?

«Che dovevo tirare il sesto rigore… Quindi ringrazio Donnarumma (ride, ndr)»

Chiellini è per l’Italia ciò che Ibrahimovic è per il Milan?

«Sì, il paragone ci può stare. Sono tanto diversi: uno mena in campo, un altro fuori. Ma come carisma sì, sono molto simili. Giorgio è una leggenda del calcio italiano. Ci mancherà il suo carisma, il suo sorriso, i suoi discorsi e la sua tranquillità. È un ragazzo di poche parole ma quelle che ti dice ti entrano dentro. Quando c’è Giorgio in campo ciò che mi fa stare bene è il suo sorriso: con la Spagna, il suo sorriso a Jordi Alba ci ha messo una tranquillità devastanti. Mercoledì vogliamo salutarlo con una vittoria»

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