Damascelli: la Champions è il premio per Ancelotti, licenziato volgarmente da De Laurentiis
Su Il Giornale: è il premio a un calcio umano, normale, mai esibito come unico ed esclusivo. Ceferin costretto a consegnare la coppa al nemico Perez

“Real Carlo”. Inizia così, su Il Giornale, il commento di Tony Damascelli sulla quarta Champions League vinta da Carlo Ancelotti, la quattordicesima del Real Madrid. Il Liverpool di Klopp ha provato a resistere, poi ha dovuto arrendersi.
“il Real non ha mai smarrito equilibrio e concentrazione, alle spalle un portiere fenomenale, se il Real non esistesse si dovrebbe inventarlo, perché è arrivato anche con sorte a questa ultima stazione ma ha ribadito di essere stato creato per essere il club più forte, più illustre, più titolato del mondo”.
La coppa è il premio per Carlo Ancelotti, licenziato volgarmente dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.
“E’ il premio per Carlo Ancelotti licenziato volgarmente da De Laurentiis, è il premio a un calcio umano, normale, mai esibito come unico ed esclusivo. E’ il Real Madrid campione d’Europa, campione di Spagna davanti a Ceferin grande nemico di Florentino Perez e costretto dunque a consegnare medaglia e coppa alla squadra che ha già cambiato la storia del calcio. Parigi ha capito che non è necessario comprare il mondo per essere infine campioni, il Real è ricco di trofei e di storia. Questa è la Champions, questo è il football”.