In Serie A farebbe ancora la differenza. Se il Napoli decidesse di emulare la filosofia del Milan, con un mix tra giovani ed esperti…

Se la linea, come sembra, è quella dei 35enni. O quantomeno un giusto mix tra giovani e over 35, come la filosofia politica che sta portando il Milan alla conquista del campionato, allora in giro per l’Europa più che uno spettro si aggira un centravanti. Non falso. Nueve vero. Verissimo. El pistolero Suarez, l’uomo dell’esame di italiano all’Università per stranieri di Perugia, il centravanti che avrebbe voluto la Juventus.
Giocatore che non si discute. Un centravanti d’area come se ne trovano pochissimi. Lo scorso anno è stato fondamentale per la vittoria della Liga da parte dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone (il cui figlio Giovanni, peraltro, potrebbe giocare nel Napoli l’anno prossimo). Quest’anno ha trovato meno spazio e ciononostante ha segnato undici reti in Liga e uno in Champions dove però Simeone lo ha lasciato in panchina nelle partite di ottavi e quarti di finale.
Suarez è un calciatore integro. Ha subito un solo importante intervento chirurgico, a gennaio 2020 (quando peraltro i campionati furono fermati a causa del Covid) si operò al menisco esterno del ginocchio destro e rimase fuori circa quattro mesi.
Ha giocato in grandi club come Ajax, Liverpool, Barcellona, Atletico Madrid. Ha giocato 73 partite in Champions League, ne ha vinta una col Barcellona. Ha vinto cinque volte la Liga, col Liverpool sfiorò la vittoria della Premier.
Magari finirà nella Mls. Ma visto che in Italia gli “anziani” riescono ancora a fare la differenza, lui sarebbe un “anziano” di lusso. Resta il nodo ingaggio. All’Atletico ha guadagnato 6 milioni. Ora, con due anni in più, certamente abbasserebbe le pretese. Giocherebbe ancora la Champions. E il decreto crescita farebbe il resto.