La restaurazione alcolica degli inglesi: a quasi 40 anni dall’Heysel i tifosi potranno “bere” allo stadio
Il divieto è in vigore dal 1985, quando gli hooligans imperversavano. Ora il governo valuta una riforma, "tanto i tifosi si ubriacano prima di entrare allo stadio"

Sono passati quasi 40 anni dall’Heysel, e gli hooligans ubriachi in Inghilterra sono ormai un trauma del passato remoto. Tanto che i tifosi potrebbero tornare a bere alcolici sugli spalti durante le partite. Il divieto di vendita e consumo di alcol allo stadio è in vigore nei primi cinque livelli del calcio inglese dal 1985.
La revisione della misura, scrive il Telegraph, è stata approvata dalla English Football League e dai gruppi di tifosi, ma ha incontrato una feroce resistenza da parte del principale ufficiale di polizia del calcio del Regno Unito, il capo della polizia Mark Roberts. Il governo però ha riconosciuto che il calcio si è “modernizzato” dagli anni ’80 e che “la cultura è cambiata”.
Il divieto di alcol è stato introdotto quando il teppismo dilagava ma ora non è più necessario – dicono quelli che spingono per una riforma – e discrimina il calcio rispetto ad altri sport, può essere addirittura controproducente. Perché l’EFL afferma che il divieto non ha impedito ai tifosi di bere in eccesso nei giorni delle partite, ma invece li ha portati a “caricarsi” prima delle partite “in un modo che ha implicazioni per le operazioni di polizia”.
La “restaurazione” non è ancora ufficiale, per ora è un’ipotesi al vaglio. Il freno è rappresentato dalle scene delle violenze a a Wembley, per la finale degli Europei.