Il Messaggero: era proprio il caso designare il milanese Sozza per Inter-Roma?
Nato a Milano, il giovane e promettente arbitro, dal rigore facile, appartiene alla sezione di Seregno. Il regolamento lo consente, ma la scelta fa discutere

La designazione dell’arbitro Simone Sozza per Inter-Roma è un caso. Il Messaggero dedica alla questione un’ampia pagina. Sozza è un arbitro emergente ma di tutto rispetto, ma è di Milano: scelta discutibile assegnarlo alla direzione di gara di una partita in cui è coinvolta una milanese, tra l’altro in lotta per lo scudetto.
“Nulla da eccepire sulle qualità del 34enne dal rigore facile (48 assegnati su 124 gare arbitrate tra A, B, C e coppa Italia) che di professione fa l’avvocato e viene ritenuto uno dei direttori di gara più promettenti della nuova generazione. Considerando però il fatto che Sozza è nato a Milano e appartiene alla sezione di Seregno, la scelta dell’ex fischietto fiorentino non poteva non far discutere”.
A Trigoria non hanno voluto commentare la designazione, scrive il quotidiano romano, ma certo c’è stata sorpresa.
“Tuttavia, al netto della mancata reazione, si è percepita e respirata un’inevitabile sorpresa, visto che la Roma in campionato non è mai stata diretta da altrettanti fischietti validi come ad esempio Mariani (Aprilia). E oggi non sarà possibile conoscere nemmeno l’opinione di Mourinho, visto che ieri all’ora di pranzo la società ha comunicato come il tecnico non effettuerà la consueta conferenza stampa della vigilia (come accaduto già all’andata)”.
Il regolamento consente all’Aia di designare Sozza.
“quello che conta è la sezione di appartenenza di un arbitro, non dove è nato. Ergo, non c’è nessuna preclusione alla possibilità di un utilizzo di Sozza in una sfida in cui gioca l’Inter”.
In questa stagione, del resto, Sozza ha già diretto Milan-Lazio di Coppa Italia.
“Il problema è un altro ed è semplicemente legato ad un motivo di opportunità. A Trigoria non possono dimenticare le polemiche che ci sono state in stagione, con almeno 10 gare finite nel mirino di Mourinho. L’ultima appena qualche giorno fa con protagonisti il tecnico portoghese, l’arbitro Di Bello e il Var Di Paolo. Inevitabile la riflessione interna su quello che potrebbe accadere in caso di episodio controverso a favore dell’Inter”.
Del resto, conclude il Messaggero, i casi analoghi negli ultimi anni “si contano sulle dita di una mano”. Li elenca tutti, ma nessuno ha mai coinciso con partite determinanti, in un modo o nell’altro.
“Inter-Roma, con il rispetto dei precedenti, è però un’altra cosa. Soprattutto in questo momento storico con Mourinho nuovamente sulla barricata”.