De Sciglio: «In Francia ho ritrovato il piacere di giocare. In Italia troppa pressione, non è concesso sbagliare»
A L'Equipe: «Un italiano è esaltato alla prima partita buona, e massacrato al primo errore. Così tanti finiscono per perdersi»

Roma 09/01/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Juventus / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Mattia De Sciglio
L’Equipe intervista Mattia De Sciglio. Dopo un anno al Lione è tornato alla Juventus. Racconta la sua esperienza francese. Andare all’estero fa bene, dice.
«E’ un peccato che tanti non ci provino. In tanti hanno paura di lasciare il Paese, e invece sarebbe talmente arricchente. All’estero i giovani sono pronti prima anche per partite importanti. L’ho visto in Francia, dove sono più audaci e non temono di sbagliare, perché gli è permesso di commettere errori. Un italiano invece è esaltato alla prima partita buona, e massacrato al primo errore. Così invece di riprendersi, finiscono per perdersi».
La Francia gli ha fatto riscoprire la passione per il calcio.
«A Lione ho ritrovato il piacere di giocare. Ho potuto comparare le mentalità. In Italia si è quotidianamente sommersi dalla pressione dei media e dei tifosi. In Francia, anche dopo una sconfitta, si pensa alla prossima partita senza esasperazione. Il calcio è vissuto in modo più sereno».
Parla di Rabiot:
«Adrien non si è ancora espresso al 100%, ha grandi qualità e gli viene perdonato molto poco, rispetto ad altri. E’ anche più riservato, gentile come lo ero io: e la cosa non mi è stata utile».
Su Allegri:
«E’ molto pragmatico, non che non ami il bel gioco, ma cerca innanzitutto la solidità. Come l’ha dimostrato nel primo ciclo. E’ tornato ma la squadra è diversa. Se non avessimo perduto certi punti in modo stupido oggi lotteremmo per lo scudetto. E l’eliminazione in Champions è stata una grande delusione, anche se non abbiamo sottovalutato l’avversario. Vogliamo comunque vincere la coppa Italia e tornare in Champions».