Barbano: vale solo la legge dello Stato, per le plusvalenze come a suo tempo per Juve-Napoli

Sul Corsport: seppellita l'idea di una giustizia sportiva opposta rispetto a quella ordinaria, e che pretenda di sostituire la prova con il sospetto

de laurentiis Napoli

Db Napoli 15/12/2013 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Sul Corriere dello Sport, il condirettore Alessandro Barbano commenta la sentenza di proscioglimento del tribunale federale per Agnelli, De Laurentiis e gli altri 57 dirigenti accusati di plusvalenze fittizie.

“archivia l’idea di una giustizia sportiva che si percepisca diversa e opposta rispetto a quella ordinaria, e che pretenda di sostituire la prova con il sospetto e il diritto con la morale. È un verdetto in linea di continuità logica con quello del collegio di garanzia del Coni su Juve-Napoli. Conferma che la legalità è una sola, quella definita dalle leggi dello Stato: secondo le quali il diritto alle prestazioni di un calciatore professionista rappresenta, per la società che lo acquista, un valore patrimoniale attivo di natura immateriale, che non può essere determinato in maniera oggettiva. Meno che mai può determinarlo la magistratura inquirente riferendosi ai parametri di un portale privato come
Transfermarkt”.

Le plusvalenze fittizie esistono, ma non possono essere curate dalla giustizia sportiva.

“Non servono salvatori con la toga, bastano bravi dirigenti”.

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