Intervista al Corrmezz: «fuori dal proprio territorio sono più bravi. Al Sud trovano sempre una scusa per non far bene, l’eccezione è la Puglia»
Il fotografo Oliviero Toscani, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, parla del suo rapporto col Sud e dei napoletani.
«Voglio bene al Sud che però non ricambia. In particolare sono stato tradito dalla Sicilia, che non accetta le si dica la verità. Ricordo che con Philippe Daverio, che all’epoca insegnava a Palermo, piangevamo su quest’isola dove è difficile lavorare perché c’è sempre un motivo, una scusa per non fare bene. La stessa cosa è accaduta in Calabria, dove feci una campagna in chiave ironica, centrata sui giovani che si affrancano dai luoghi comuni della loro regione, ma che non fu capita. Peccato».
Qual è la terra con cui è maggiormente in sintonia, in cui si sente più a suo agio?
«La Puglia, decisamente. È una terra vivace, i pugliesi sono culturalmente avanti e lo si vede da come affrontano i problemi».
«I napoletani sono una classe a parte e del resto nel Seicento Napoli era la capitale d’Europa. Vivono gomito a gomito con la bellezza, con la nobiltà e anche con la disgrazia. Ma, soprattutto, il meglio di sé lo danno quando non sono a Napoli, fuori dal proprio territorio sono più bravi».