Il povero Rabiot lo difende la mammina: «Non gli viene perdonato nulla, i giornalisti italiani vogliono che se ne vada»
Le dichiarazioni a Ouest-France. «Troppe pressioni sin da quando aveva 17 anni, non è un robot. Sta bene alla Juve»

Db Torino 28/08/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adrien Rabiot
Visto che la mamma della Brignone e la mamma di Mancini hanno conquistato negli ultimi giorni l’interesse dell’opinione pubblica, s’era evidentemente sentita messa da parte Veronique Rabiot, madre e agente (per un periodo) del centrocampista francese della Juventus, che già in passato aveva fatto discutere con alcuni comportamenti piuttosto inconvenzionali. Oggi, a Ouest-France, s’è spesa in una difesa d’ufficio verso suo figlio, a detta di sua madre troppo pressato dall’ambiente che lo circonda.
«Non gli viene perdonato nulla. E questo dall’età di 17 anni. Tutti commettono errori nella propria vita. Non ci rendiamo conto che i calciatori sono adolescenti quando iniziano e devono crescere subito come uomini. Non sono robot. In Italia la stampa dice che fa male? Non se ne preoccupa e pensa a giocare tutte le partite»
Il futuro? Incerto. Intanto un attacco ai giornalisti. «In questo momento sta bene alla Juventus anche se i giornalisti italiani vogliono che Adrien se ne vada. Ma sono certi giornalisti a condurre il mercato?»