Il Paìs e le «partite lunghe» di Emery
La strategia del tecnico spagnolo per incartare Allegri. Al Villarreal non dispiaceva l'idea dei supplementari. E poi c'è la carta Moreno, giocata con grande intelligenza

Belfast (Irlanda del Nord) 11/08/2021 - Supercoppa Europea / Chelsea-Villareal / foto Uefa/Image Sport nella foto: Unai Emery
Alla vigilia di Juventus-Villarreal, Emery aveva già annunciato parte delle sue intenzioni. Col superamento della regola del gol in trasferta – che non vale più doppio in caso di parità – è più facile arrivare ai supplementari e ai rigori. Emery aveva dunque già parlato di «partita lunga». Non era la prima volta che l’allenatore basco si riferiva al concetto di «partita lunga». È su questo che indaga l’edizione online del Paìs.
Era stata «lunga», fino ai rigori, anche la finale di Europa League contro il Manchester United, l’ultima della scorsa stagione. Così come la Supercoppa contro il Chelsea, la prima di questa, Ma era successo pure col Real Madrid, che guida la classifica della Liga: due pareggi a reti inviolate. Emery ha impostato la sfida contro la Juventus su due premesse. La prima: non gli dispiaceva arrivare ai supplementari; le seconda: sulla strada per arrivarci, avrebbe messo in campo Gerard Moreno per aumentare la pericolosità per la squadra. C’è un terzo fatto: l’allenatore spagnolo, che non ritocca mai la linea difensiva a quattro, ha chiesto a Yeremi Pino, autore addirittura di un poker nella sfida precedente contro l’Espanyol, di fare praticamente il terzino destro quando la squadra di Allegri era in possesso. In questo modo Aurier assumeva – di fatti – la posizione di terzo centrale, al fianco di Albiol e Pau Torres, tracciando una sorta di linea a cinque.
La strategia dell’«allungamento» del match, scrive il Paìs, è continuata nel secondo tempo. Con i primi cambi, fino al coccolato ritorno di Moreno, che Emery aveva scientemente preparato, per un mese, proprio per giocare qualche minuto di questa partita. Quello che è successo dopo è iscritto al libro della gloria del Submarino Amarillo.
Al Villarreal, continuano in Spagna, è bastato mostrare appena le unghie perché la Juventus mettesse in mostra una serie di carenze difensive. De Ligt non ha assunto il ruolo di leader difensivo che ci si aspettava, Rugani non sembra un calciatore da Juventus e così Allegri – alla fine – ha concluso la partita con Danilo al centro. È un assaggio di quello che lo attende nel prossimo futuro, in vista del sempre più vicino ritiro di Bonucci e Chiellini.