Le dichiarazioni dopo la vittoria sul Leverkusen: «Gol tolti, gol dati, rigori dati o non dati. Non siamo stati rispettati come gli altri»
Dopo la vittoria sul Leverkusen, in Europa League (3-2), il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, pungolato dai giornalisti, è tornato a parlare dei torti arbitrali di cui si sente vittima.
«Non ho mai perso la mia squadra. Non sempre abbiamo raccolto quanto meritavamo e non sempre per colpa nostra: gol tolti, gol dati, rigori dati o non dati. Non ho visto nei nostri confronti lo stesso rispetto che noi abbiamo usato per gli altri: quello che è stato fatto all’Atalanta è pesantissimo».
Nelle ultime settimane Gasperini aveva sempre disertato le conferenze stampa post gara, in campionato, per paura di incorrere in squalifiche e ammende, scrive la Gazzetta dello Sport, ma non solo.
“Niente conferenze, rarissime interviste nel dopogara da almeno tre mesi. Perché? Non è solo paura di incorrere in possibili squalifiche o ammende. E qui veniamo al secondo dito puntato dal tecnico nerazzurro. Stavolta contro tutto il sistema calcio, colpevole secondo lui di rimanere indifferente di fronte alle problematiche sollevate dall’Atalanta. Gasperini si sente isolato nella battaglia contro l’atteggiamento degli arbitri o la mancanza di uniformità nell’utilizzo del Var («Strumento pericolosissimo»). Preferisce allora rimanere zitto, piuttosto che dare l’impressione di lottare contro i mulini a vento”.
