ilNapolista

Rooney poteva finire come Gascoigne: «Per l’alcool ho temuto di morire o di uccidere qualcuno»

Alla BBC: “15 anni fa non potevo entrare in uno spogliatoio e confessare che lottavo contro alcolismo e malattia mentale”

Rooney poteva finire come Gascoigne: «Per l’alcool ho temuto di morire o di uccidere qualcuno»
Londra (Inghilterra) 07/08/2016 - FA Community Shield / Leicester-Manchester United / foto Imago/Image Sport nella foto: Wayne Rooney ONLY ITALY

“Ho temuto di morire, o di uccidere qualcuno”. Wayne Rooney poteva finire come Paul Gascoigne, devastato a ripetizione dall’alcolismo. Lo confessa la stessa ex stella del Manchester United alla BBC, in occasione dell’uscita su Amazon di un documentario sulla sua vita in cui parla apertamente dei suoi problemi.

Rooney ammette di aver commesso gravi “errori” come “la guida in stato di ebbrezza”, e che sapeva di “aver bisogno di aiuto per salvare me stesso ma anche per salvare la mia famiglia”, pur dovendo mantenere segreti i suoi problemi mentre era ancora in attività. “Dieci o quindici anni fa non sarei potuto entrare in uno spogliatoio e dire ‘sto lottando con l’alcol, sto lottando con la salute mentale’. Non potevo farlo”.

Rooney in una scena del documentario dice che “non ero proprio il tipo più simpatico” da adolescente. E racconta delle violenze, delle risse: “Salivamo a Southport e facevamo a botte. Tornavo a casa con gli occhi gonfi. Avevo 12 anni. Una volta mi ruppero la mascella, a Manchester. Avevo 13 anni”.

In un’altra scena, Rooney descrive un incidente imbarazzante mentre era con le giovanili dell’Everton:

Un giorno stavo attraversando la strada con una bottiglia di sidro in mano. Il mio allenatore Colin Harvey si è fermato per farmi attraversare. Il giorno dopo, mi ha tirato dentro in allenamento e ha detto: ‘Ascolta, hai il più grande talento che abbia mai visto alla tua età: non sprecarlo'”.

ilnapolista © riproduzione riservata