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«Ogni volta che puoi, tira». Così Ancelotti ha restituito al Real Madrid il sinistro micidiale di Asensio

El Paìs ne celebra la trasformazione tattica. Domenica ha segnato un gol da cartone animato giapponese. Ha eguagliato il suo record di reti dopo un lungo infortunio

«Ogni volta che puoi, tira». Così Ancelotti ha restituito al Real Madrid il sinistro micidiale di Asensio
Madrid (Spagna) 07/12/2021 - Champions League / Real Madrid-Inter / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Marco Asensio

I tifosi della Juventus ricordano molto bene Marco Asensio, infiocchettò la finale di Cardiff col quarto gol del Real Madrid. Poi, sono successe tante cose. Soprattutto un brutto infortunio che lo ha tenuto tanto tempo lontano dai campi da gioco. Domenica sera, è stato fondamentale nella vittoria del Real Madrid sul Granada. Ha sbloccato la partita con un tiro da cartoni animati giapponesi, o da Dick Dinamite fumetto del Guerin Sportivo anni Settanta.

El Paìs ha dedicato una pagina alla sua rinascita. Che ebbe un primi sussulto la scorsa estate, alle Olimpiadi, quando al 115esimo segnò il gol decisivo contro il Giappone, si tolse la maglietta e la scaraventò con rabbia per terra:

“Ci sono molte persone che parlano e criticano, e dobbiamo conviverci. Ciò che è certo è che ci sono alcune [critiche] che vanno oltre alcuni limiti che non dovrebbero andare oltre.”

Dopo un grave infortunio, un calciatore vive nel terrore di non riuscire più a tornare come prima. El Paìs scrive che domenica al Bernabéu

il suo colpo di cannone a Granada può essere considerato come un passaggio simbolico di un viaggio tortuoso, proprio nel match in cui erano assenti Benzema e Vinicius.

Con sei reti, Asensio ha già eguagliato il suo record di gol della stagione 2017-18.

El Paìs scrive che il progresso è dovuto al cambio della posizione in campo. Non aveva mai provato tante volte il tiro:

ora lo prova 3.5 volte a partita, mentre il suo massimo era 2.7 nel 17-18. Nella Liga solo due giocatori tirano più di lui: Danjuma (4) e Benzema (3.9).

A dirgli di tirare di più è stato Ancelotti che domenica ha commentato così:

“Oggi abbiamo vinto grazie alla sua migliore qualità: il tiro. Sa molto bene che ha una pietra nei piedi, è molto pericoloso”.

Ancelotti lo ha provato a centrocampo, poi ha preferito metterlo in competizione con Rodrygo per il ruolo di esterno di destra.

El Paìs scrive che le statistiche di Statsbomb registrano un cambiamento e mostrano che Asensio riceve la palla sempre più spesso nella corsia interna e sempre meno attaccata alla linea dell’ala destra.

Una fonte madridista descrive così il tecnico emiliano:

“Carlo è così, è la persona con meno ego a Valdebebas. L’apparente ritorno di Marco è dovuto in gran parte all’insistenza di Ancelotti su quest’aspetto, cerchi di più il suo dono naturale non perda tempo (non troppo) per altro.”

Asensio chiude così: «mi dice di tirare in porta ogni volta che ne ho l’opportunità».

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