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Messaggero: cosa ha messo Sarri dopo pranzo nel caffè? La Lazio ora è pronta a morire accanto a lui

Il quotidiano elogia il cambio di passo del tecnico: meno integralista, si è trasformato in psicologo. Ha capito che la squadra va presa con le buone 

Messaggero: cosa ha messo Sarri dopo pranzo nel caffè? La Lazio ora è pronta a morire accanto a lui
Db Milano 09/01/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

“Ma cosa ha messo Sarri dopo pranzo nel caffè? Se c’era veleno, adesso Immobile e i suoi fratelli sono pronti a “morire” accanto all’allenatore”.

Lo scrive Il Messaggero, alludendo al pranzo di mercoledì scorso tra il tecnico e la squadra ed ai suoi miracolosi effetti.

“Si può azzardare che, dopo il pranzo di mercoledì, c’è qualcosa di diverso in questa Lazio che dilaga a Firenze. C’è meno integralismo di Sarri, più predisposizione di tutti a venirsi incontro per risorgere”.

Il tecnico esalta le caratteristiche di Immobile e rilancia talenti e senatori. E questi ricambiano, dal primo all’ultimo: Lazzari, Leiva, Luis Alberto. E dalla panchina entrano freschi e motivati Hysaj, Basic e Felipe Anderson.

“Sarri resta invece colpito dal loro sguardo e dalla dedizione. Forse il Comandante è davvero entrato nel cervello e nelle gambe. Lo scopriremo a breve”.

Se quello di Firenze non è stato un episodio, se la Lazio si rialzerà in modo definitivo, continua il quotidiano romano,

“bisognerà applaudire la capacità di Sarri di fare di necessità, virtù, e persino un altro passo indietro. Perché, in assenza di giocatori adatti, sta adattando lui il suo gioco. Perché sta snaturando il suo spirito introverso, abbandonando la bacchetta da maestro e trasformando lo spogliatoio in uno studio da psicologo. Inzaghi aveva capito molto e, in parte, va per forza recepito il suo insegnamento con qualche mese di ritardo. Non c’è altro metodo, va presa soprattutto con le buone, questa Lazio. Con una grigliata, con un pranzo. Per addolcire il duro lavoro e introdurre senza traumi il nuovo Sarrismo. Palleggio e contropiede, il lancio lungo non è più peccato”.

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