Twitter è un turbinio di ironia. «Le partite iniziano con 5 minuti di ritardo? Dazn potrebbe vincere il Nobel per la Pace»

La Figc ha deciso di posticipare di cinque minuti l’inizio delle partite di questo weekend, dalla Serie A ai dilettanti. Stando a quanto riporta la Federazione è il modo con cui il calcio italiano scende in campo unito per la pace. «Lo sport non fa politica – ha dichiarato Gravina – ma reclama a gran voce la pace».
L’iniziativa, a caldo, non pare aver riscosso tutto questo successo. Probabilmente complice l’ennesimo scivolone del presidente della Figc, che ieri mentre l’Ucraina veniva bombardata dichiarava che non era un bel segnale fermare il calcio. Come se si potesse continuare a giocare a pallone sotto le bombe, come s’è fatto – spesso assai imprudentemente – in pandemia.
E così, questa protesta “soft” per molti tifosi e appassionati – oltreché per diversi giornalisti – è una specie di specchietto per le allodole. Certo, ha qualcosa di simbolico. C’è chi sostiene che sia meglio di niente. I social, si sa, si dividono su tutto. Ma ci sono diversi account che non perdono l’occasione di far notare, ironicamente, che non si tratta proprio di una «protestona». «La nostra clamorosa protesta – rincara la dose Fabrizio Biasin – serve solo per farci perdere le coincidenze con i mezzi dopo la partita. Bene». E ancora, tra un «Putin sta tremando!» e un «stasera mi taglierò le unghie per protesta contro la guerra», c’è chi la prende con filosofia e prova addirittura a scherzarci su: «con cinque minuti di ritardo sulle partite – si scrive – Dazn potrebbe vincere il Nobel per la Pace».
Le partite di Serie A inizieranno con 5 minuti di ritardo per protesta contro la guerra. DAZN potrebbe vincere il Nobel per la Pace.#RussiaUcraina #Figc #Ucraina
— Unfair Play (@unfair_play) February 25, 2022