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Guccini: «Sanremo? Il mio era un altro mestiere, mai infilato una piuma di struzzo nel culo per cantare»

A La Stampa: «I social sono tremendi, tutti pontificano. Ormai c’è solo la cultura televisiva. I bambini escono dalle elementari che non sanno leggere e scrivere».

Guccini: «Sanremo? Il mio era un altro mestiere, mai infilato una piuma di struzzo nel culo per cantare»
archivio Image / Spettacolo / Francesco Guccini / foto Insidefoto/Image

Su La Stampa una bella e ampia intervista di Francesca Schianchi a Francesco Guccini che ha 81 anni. Ne riportiamo un breve estratto.

Una curiosità: ha visto Sanremo?

«Mio malgrado. Lo guardava mia moglie».

Le è piaciuto?

«Ho pensato che io ho fatto un altro mestiere».

Cioè?

«Non mi sono mai infilato una piuma di struzzo nel culo per cantare».

Parla della pandemia.

Ne stiamo uscendo migliori come ci si riprometteva di fare?

«Ne stiamo uscendo uguali o forse peggiori. Ho sentito che hanno assalito il virologo Bassetti mentre prendeva un aperitivo con la moglie: il problema è che la gente non ha più cultura».

Cosa intende dire?

«Una volta c’erano due culture, quella delle élite e quella povera, contadina, che oggi è scomparsa. La cultura di adesso è solo televisiva, non si legge più, e si sente chiunque pontificare su qualunque cosa».

Lei frequenta i social?

«No, sono tremendi».

Però consentono a tutti di esprimersi.

«Della serie uno vale uno? Auguri!».

E la scuola? Il suo ruolo?

«Non c’è più rispetto per gli insegnanti. Mi tocca dire che l’unica riforma seria è stata la riforma Gentile del fascismo! Capisco che poi le medie unificate siano state un progresso, ma adesso escono dalle elementari che non sanno nemmeno leggere e scrivere».

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