Questa squadra giovane e senza stelle, sa di essere inferiore a tanti e compensa con il cuore. Non è la prima volta che esce da sotto un treno

Il Milan è riuscito a portare a casa il derby contro l’Inter anche se la squadra di Inzaghi aveva dominato per più di metà partita. La Gazzetta dello Sport elogia la gestione di Stefano Pioli, in particolare l’etica della sofferenza.
“Ma dietro alla follia del derby, c’è una logica. Nel bene e nel male. Nel bene: il Milan non ha vinto solo per Giroud e non ha rimontato per caso. Ha vinto perché Pioli lo ha educato alla sofferenza, al sacrificio e all’umiltà. Questo Milan giovane, senza stelle, sa di essere inferiore a tanti, accetta l’inferiorità e compensa con il cuore. Non è la prima volta che esce da sotto un treno. In 3 anni questo gruppo, compattato da una solida identità tattica, ha sviluppato un’empatia solidale che viene fuori nell’emergenza. E poi il Milan ha vinto perché Pioli ha attrezzato bene la risalita (Diaz per Kessie), perché Maignan ha fatto miracoli e Tonali ha lottato nella tempesta come un capitano vero. Così il Diavolo, che a un quarto d’ora dal termine era fuori dalla corsa scudetto, è risalito a un punto dall’Inter, che ha una partita in meno. Il Napoli oggi non potrà sorpassare. Pioli è ancora vivo e potrà giocarsi il sogno senza le fatiche di coppa. Con l’aggiunta di qualche titolare in più”.