ilNapolista

Gazidis: «Nel calcio produciamo un ambiente folle per gli investitori, è un business troppo volatile»

L’ad del Milan: “I risultati influiscono troppo sul modello. Bisogna trovare un equilibrio. In Nfl c’è un modello chiuso, con un salary cap”

Gazidis: «Nel calcio produciamo un ambiente folle per gli investitori, è un business troppo volatile»
Milano 28/11/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Sassuolo / foto Image Sport nella foto: Ivan Gazidis

“Produciamo un ambiente folle per gli investitori, che crea effetti devastanti a livello finanziario”. Ivan Gazidis è uno di quelli che pur facendo parte dalla tanto decantata “industria” del calcio italiano ne riconosce tutti i limiti. Dall’interno. L’amministratore delegato del Milan è intervenuto all’Expo di Dubai.

“Ho avuto un carriera unica nel calcio, iniziata nel 1994 negli Stati Uniti per organizzare la MLS. Dovevamo creare un nuovo modello per il calcio, sostenibile. Poi nel 2009 sono andato all’Arsenal, affiancando Arsene Wenger nel nuovo stadio, l’Emirates Stadium. Poi, tre anni fa ho avuto l’opportunità di una nuova avventura al Milan, un club in grande difficoltà all’epoca”. “Ho lavorato sugli aspetti della lega e del club, ho compreso nuove culture e un nuovo ambiente, partendo dalla MLS – molto business oriented – alla Premier League, il migliore torneo attualmente. L’Italia era al top 20 anni fa e ha grandi possibilità e potenziale per tornare ai livelli di prima”.

Ma c’è un “ma”, per Gazidis. Anzi, ce ne sono tanti.  “Sostenibilità è la parola chiave, ma quando parliamo di calcio dobbiamo ricordarci che non si tratta di un business come gli altri. Non stiamo vendendo prodotti come fanno altri business. Il nostro prodotto è pura emozione, non ha basi realmente razionali. Questa volatilità è straordinaria, i risultati di una squadra influiscono anche sul morale dei suoi tifosi. I quali non vogliono vedere un calcio fuori controllo tra stipendi dei giocatori, commissioni per i trasferimenti e per gli agenti che crescono a dismisura. Dobbiamo trovare un modo di gestire questa cosa. Dobbiamo trovare un equilibrio in termini di ricavi e costi”.

“Entrare o meno in Champions League, per esempio, fa una differenza enorme. Anche promozioni e retrocessioni. Mi piace molto, ma questo crea effetti devastanti a livello finanziario. Dobbiamo stare attenti a come spendiamo i soldi. In Nfl c’è un modello chiuso, con un salary cap e dove tutti hanno i migliori giocatori, è un modello di successo, ma il calcio è molto più sfidante”.

ilnapolista © riproduzione riservata