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Djokovic agli Internazionali è già un caso politico, bagarre tra i sottosegretari di Salute e Sport

Costa parla di “messaggio sbagliato”: “Sono contrario”. Vezzali ribadisce: “non ci sono deroghe, è la normativa che gli consente venire a Roma”

Djokovic agli Internazionali è già un caso politico, bagarre tra i sottosegretari di Salute e Sport
Roma 18/05/2017 - Internazionali BNL d'Italia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Novak Djokovic

“Non mi convincono le motivazioni con il quale la sottosegretaria Vezzali ha detto che Djokovic potrà partecipare agli Internazionali di Roma, ci sono delle regole che vanno rispettate finchè ci sono”. Mancano ancora tre mesi abbondanti all’Atp romano e già la partecipazione del numero uno del tennis, no-vax conclamato, è un piccolo caso di Stato.

Valentina Vezzali aveva dato, a voce, il via libera a Djokovic per venire al Foro Italico e giocare. Con l’appunto: “Magari senza andare in albergo o al ristorante”, perché c’è il green pass. Quindi, per la sottosegretaria allo Sport Djokovic è libero di giocare a tennis, ma deve andare a dormire sotto un ponte o a casa d’un amico, e magari farsi un panino al parco.

Invece per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa non va bene, così: “Io credo che dando delle deroghe si finisca per dare dei messaggi sbagliati. Credo che dobbiamo essere tutti uguali di fronte alle regole, alle norme, e chi ha un grande seguito, chi può darci una mano in questa opera a maggior ragione deve dare il buon esempio. Quindi sono contrario alla presenza di Djokovic agli Internazionali di Roma“, ha concluso.

La Vezzali ha prontamente replicato, con una nota: “Le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l’attuale normativa”.

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