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Zio Toni Nadal: «Rafa mi ha stupito un’altra volta, ormai ho perso il conto»

Sul Pais: “Raramente ho visto un combattimento così titanico e epico. Più eravamo lontani dalla vittoria, più ammiravo il suo autocontrollo, la sua convinzione incrollabile”

Zio Toni Nadal: «Rafa mi ha stupito un’altra volta, ormai ho perso il conto»
Melbourne (Australia) 18/01/2018 - Australian Open / foto Antoine Couvercelle/Insidefoto/Panoramic/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY

“Non mi è mai piaciuto parlare pubblicamente per conto di un familiare, tanto meno lodarlo. Tuttavia, oggi faccio fatica a non farlo. Raramente ho visto un combattimento così titanico e un incontro così epico“. E lui, zio Toni Nadal, li ha visti praticamente tutti, dal suo angolo. Dall’angolo della sua creatura, Rafa, che oggi viene celebrato come il più grande tennista della storia e una leggenda dello sport.

Dalle colonne del Pais l’ex allenatore di Nadal (lo è stato per tutta la carriera, fino al 2017) esprime quasi una “sorpresa”:

“Durante l’ultima settimana ho mantenuto alte le speranze che Rafael potesse ottenere il titolo, e l’ho detto in diverse occasioni ai miei figli, che mi incalzano sempre con la stessa domanda, ma in quel momento (quando Nadal è andato sotto due set a zero, ndr) ho sentito che le nostre chance erano praticamente scomparse. Tenendo presente tutto quello che è successo nell’ultimo semestre, e che è già stato menzionato abbastanza, uno dei miei più grandi timori era che l’incontro richiedesse più tempo del previsto. Ed è allora che mio nipote mi ha sorpreso di nuovo, per un numero di volte che ho già perso il conto. Più eravamo lontani dalla vittoria, più ammiravo ancora una volta il suo autocontrollo, la sua convinzione incrollabile nella vittoria, la sua capacità di combattimento e la sua tenacia”.

“In un’occasione, un ex tennista mi ha detto che si è pentito di non aver combattuto tutte le partite della sua carriera al cento per cento e si è pentito di averlo capito troppo tardi. Quando l’ho detto a Rafael, cercando di fargli imparare la lezione, lui ha risposto: “Non preoccuparti, a me non succederà. Quando andrò in pensione lascerò con la tranquillità di aver fatto tutto ciò che era in mio potere”.

“Penso che l’impresa trascenda il merito sportivo. È, piuttosto, una buona prova di ciò che dà significato e merito alla carriera di Rafael”.

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