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Silvia Salis: «Quando ho iniziato mi dicevano “lascia perdere, diventi un maschio”»

L’ex atleta del lancio del martello ha scritto un libro per i bambini e i genitori «Ho sperimentato sulla mia pelle quanto siamo lontani dalla parità di genere»

Silvia Salis: «Quando ho iniziato mi dicevano “lascia perdere, diventi un maschio”»

Il Secolo XIX dedica una lunga intervista a Silvia Salis che è stata atleta di alto livello in uno sport ritenuto da maschi, il lancio del martello ed oggi è il primo vicepresidente vicario donna nella storia del Coni.

Silvia ha scritto un libro “La bambina più forte del mondo”, il suo non è un racconto per bambine, ma per tutti

«Ho scritto una favola per lanciare un messaggio sulla parità di genere ai bambini ma anche ai genitori»

Proprio lei che ha scelto uno sport ritenuto esclusivamente da maschi e che si è spesso sentita dire «lascia perdere, diventi un maschio. Come se uno sport mutasse la genetica e così non è».

Sulla parità di genere sono stati fatti passi in avanti ma c’è tanto da fare, non è sempre facile essere se stessi

«Non è una banalità, non Ë facile soprattutto da piccolo quando hai bisogno identificarti in un gruppo. O hai un ambiente che ti sostiene o cedi all omologazione e ti costa caro»

Il ricavato delle vendite sarà devoluto al Gasilini di Genova

«sono molto legata al Gaslini, da anni. Un bimbo malato porta con sé genitori che lasciano lavori, case, storie drammatiche e questo richiede un ruolo di accoglienza»

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