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La Stampa elogia il mercato della Juve: più forte senza fare follie, un capolavoro vecchio stile

Il club è tornato all’autofinanziamento, antica regola dei tempi d’oro. L’operazione Vlahovic diventa una lezione di strategia economica

La Stampa elogia il mercato della Juve: più forte senza fare follie, un capolavoro vecchio stile
Milano 07/07/2020 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Su La Stampa, Antonio Barillà elogia il mercato invernale della Juventus. La squadra di Agnelli si è rafforzata senza compiere follie, autofinanziandosi. Un capolavoro vecchio stile.

“Autofinanziamento. Era regola, alla Juve. Fuoriclasse sacrificati per ricostruire”.

Successe con Zidal ceduto al Real per aprire il ciclo di Buffon, Nedved e Thuram, ad esempio. Negli ultimi anni, invece, la Juve si era mossa su altri binari.

“Peccati di narcisismo, ma anche sopravvalutazioni, la crisi riflesso del Covid a peggiorare tutto. Finché questa sessione, fiera dei sogni con l’ingaggio di Dusan Vlahovic, diventa anche lezione di strategia economica attraverso un incastro perfetto di entrate e uscite“.

Escono Bentancur e Kulusevski, entrambi in direzione Tottenham. Bentancur è “una plusvalenza purissima”: arrivò a costo zero dal Boca Juniors, ora il club argentino otterrà il 30% dei 19 milioni più 6 di bonus versati dal Tottenham, ma il gruzzolo resta cospicuo. Idem per Kulusevski, che va in prestito con un riscatto obbligatorio:

“tetto d’incasso 45 milioni, la Juve ne aveva spesi 35 (più 9) e certo lo svedese non s’è certo valorizzato”.

Dalle due operazioni, la Juve ricava 70 milioni a cui vanno aggiunti i 10 milioni l’anno lordi d’ingaggio risparmiati.

“autofinanziamento vecchio stile che tramuta l’affarone Vlahovic in tollerabilissima spesa”.

Per di più senza traumi dal punto di vista tecnico, visto che né Kulusevski né Bentantur erano considerati fondamentali al gioco di Allegri.

 

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