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Ibra su Djokovic: «La gente non dovrebbe essere costretta a vaccinarsi solo per andare al lavoro»

In un’intervista al Settimanale JDD: «Mi sono vaccinato per proteggermi e proteggere gli altri. Vaccinarsi per ragioni di salute non è lo stesso che per partecipare a un torneo di tennis»

Ibra su Djokovic: «La gente non dovrebbe essere costretta a vaccinarsi solo per andare al lavoro»
Roma 31/10/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Milan / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Zlatan Ibrahimovic

Nessuno dovrebbe essere costretto a vaccinarsi. Anche se vaccinarsi è il miglior modo per proteggersi. Lo dice Zlatan Ibrahimovic prendendo le difese dell’amico Novak Djokovic, espulso dall’Australia dove doveva partecipare all’Open di Melbourne, perché non in regola con la normativa sanitaria locale.

Ibrahimovic si è raccontato al settimanale “Journal du Dimanche”in occasione dell’uscita di “Adrenalina”, l’autobiografia scritta insieme alla firma della Gazzetta Luigi Garlando.
Dopo aver raccontato degli anni al Psg, come aveva fatto anche a L’Equipe, l’attaccante ha affrontato il caso Djokovic rispondendo alla domanda sul motivo per cui si era vaccinato

“Per proteggermi e proteggere gli altri. Vaccinarsi per ragioni di salute non è lo stesso che per partecipare a un torneo di tennis. Chi si vaccina lo fa perché ci crede e pensa sia efficace contro la malattia. Ma ognuno ha la sua opinione. La gente non dovrebbe essere costretta a vaccinarsi solo per andare al lavoro. Io mi sono vaccinato perché penso sia il modo migliore per proteggermi, non per giocare a calcio. Si tratta di due situazioni differenti”.

 

 

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