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Giampaolo: «Se nel 2019 mi avessero preso il calciatore che chiedevo la Samp oggi sarebbe come l’Atalanta»

Intervista alla Gazzetta: «Tanti giocatori forti erano stati ceduti, ne chiesi uno in particolare a un dirigente. Ora ricomincio da zero, con umiltà» 

Giampaolo: «Se nel 2019 mi avessero preso il calciatore che chiedevo la Samp oggi sarebbe come l’Atalanta»
Db Milano 12/01/2021 - Coppa Italia / Milan-Torino / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Giampaolo

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Marco Giampaolo, tornato sulla panchina della Sampdoria a quasi tre anni dal suo precedente addio, torna a definire, come ha fatto anche ieri in conferenza stampa, il rientro alla base come un naturale proseguimento. Alla Samp conosce praticamente tutti, sono solo 5-6 i calciatori nuovi, rispetto alla sua passata gestione. Che ricorda.

«Quando me ne sono andato, al termine del mio triennio, ritenevo di avere espresso il massimo, anche se un po’ di amaro in bocca mi era rimasto. Perché avevo allenato tanti giocatori forti, che per necessità erano stati ceduti. Le racconto un episodio significativo: a fine gennaio 2019, ricordo che alla fine di una partita giocata a Marassi ero nello spogliatoio e dissi a un dirigente: “Prendetemi quel calciatore e lotteremo per il quarto posto”. Non successe, ma se avessimo avuto la forza di farlo, la Sampdoria sarebbe stata l’Atalanta di oggi. Un rimpianto che porterò dentro di me per sempre. Ora ricomincio da zero, con umiltà: voglio essere credibile davanti ai miei giocatori».

 

 

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