“Lotito della Lazio andava allo stadio con Lotito della Salernitana. Il calcio ancora una volta tradito negli uffici di qualche imprenditore con un foulard al collo”

“Claudio Lotito, presidente della Lazio, chiama Claudio Lotito, Presidente della Salernitana. Discutono, scherzano, si incontrano in uno dei loro ristoranti preferiti a Roma, vicino allo stadio Olimpico, e si divertono a ricordare aneddoti tra un caffè e una buona grappa. Più tardi Lotito della Lazio, ospite della partita, tira fuori il portafoglio, paga il conto e accompagna Lotito della Salernitana sugli spalti per vedere come la sua squadra perde 3-0”.
La grande farsa del salvataggio della Salernitana a 5 minuti dalla mezzanotte, deadline per l’estromissione dal campionato, ha colpito anche ola stampa estera. E Daniel Verdù riprende la vicenda sul Pais, sfottendo un po’ i protagonisti.
“Il fatto di essere titolare di due squadre che militano in Serie A stava per costare alla Salernitana la retrocessione e un pasticcio per tutto il campionato. Ma, soprattutto, l’ennesima presa in giro per via di un’altra goffaggine burocratica”.
“La storia non è finita ed è stata impugnata in tribunale da un altro degli offerenti – un fondo che ha offerto più soldi – e l’acquisto deve essere formalizzato in 45 giorni”, scrive Verdù. Che poi descrive ai lettori spagnoli cos’è Salerno città, dove si trova, dove gioca la Salernitana, e come. Descrive i suoi tifosi come fin troppo “pazienti”, vittime di uno sport che a sua volta “è stato tradito negli uffici di qualche imprenditore con un foulard al collo”.