Juric «Non sono uno che chiede calciatori, sono più aziendalista di Cairo»
A Dazn, dopo la vittoria sul Bologna: «Dobbiamo investire sui nostri giovani, non spendere per calciatori con contratti alti, è l'unico modo per far crescere una società»

Db Torino 15/08/2021 - Coppa Italia / Torino-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ivan Juric
Il Torino di Ivan Juric ha battuto il Bologna per 2-1. Nel postpartita, il tecnico granata ha commentato la vittoria ai microfoni di Dazn
“La partita è stata stradominata, il risultato è bugiardo per la mole di occasioni create. Oggi i ragazzi hanno fatto un primo passo verso un altro step di crescita, li vedo contenti di migliorarsi e concentrati. Le mie squadre solitamente fanno tanti gol, quest’anno meno, mi aspetto di più dai centrocampisti ma oggi ha fatto una grande partita anche Skorupski. Sicuramente possiamo migliorare negli ultimi metri”.
La condizione fisica a che punto è?
“Globalmente stiamo bene, anche i calciatori come Praet stanno aumentando il minutaggio. Abbiamo fatto un passo in avanti, dobbiamo insistere su queste idee di gioco per creare il maggior numero possibile di occasioni da rete”.
Come sta Bremer?
“Ha sentito un dolore al polpaccio. Lui voleva continuare, speriamo di averlo sostituito in tempo, valuteremo”.
Si aspetta qualche entrata a gennaio?
“Credo non sia il momento di intervenire a gennaio. Il mio concetto di lavoro è un altro, volevo più alternative e più giovani da far crescere. Come fatto a Verona con Ilic, Kumbulla, Lovato: oggi è l’unico modo per far crescere una società. Dobbiamo investire sui nostri giovani e non spendere per calciatori con contratti alti. È la mia filosofia, ci è mancato un po’ di coraggio all’inizio. Non sono uno che chiede calciatori, sono più aziendalista del presidente. E voglio i risultati. Penso di esser sempre stato chiaro su questo”.