In Premier è scoppiata la guerra per le 5 sostituzioni. Klopp: «Possibile che deve decidere il Burnley?»
Quello inglese è l'unico campionato che ha solo 3 cambi, e i piccoli club non permettono alle big di uniformarsi. Il tecnico del Liverpool: "Semplicemente non è giusto"

2019 archivio Image Sport / Calcio / Liverpool / Jurgen Klopp / foto Imago/Image Sport
In Italia è un problema che non si è posto: l’Ifab ha dato l’opportunità di usare le cinque sostituzioni e il campionato italiano, come anche tutti gli altri, non se l’è fatto dire due volte. Tutti tranne la Premier League, che s’è arroccata sulla conservazione dei tradizionali tre cambi. Non è una bazzecola: avere la possibilità di cambiare cinque giocatori durante una partita ha di fatto cambiato la gestione del gioco, e anche la tattica. In Inghilterra è un bubbone che prima o poi doveva scoppiare. Perché, come dice Zola, “i cinque cambi sono una risorsa per i ricchi, andatelo a spiegare ai club medio-piccoli che ci sono i cinque cambi: questi sono privilegi per chi ha organici extra-large”. Beh, il bubbone sta scoppiando.
Con i casi Covid in aumento quasi esponenziale, e i calendari invariati, è chiaro che i grandi club vogliano provare a stemperare le fatiche usando le rose lunghe a loro disposizione. Solo che i piccoli club resistono, proprio per non dare un altro vantaggio alle big. E con le regole di voto attuali la Premier è andata in stallo. Lo racconta Jurgen Klopp:
“Abbiamo fatto una riunione tra allenatori e ci siamo resi conto ancora una volta c’è bisogno di 14 club per cambiare una regola. C’è qualcosa di sbagliato in questo. Ecco un esempio. Prendete il Burnley: non sono troppo sicuro di quanti dei loro giocatori giochino partite internazionali. Quando i nostri giocatori giocano tre partite, Burnley non gioca. Hanno 38 partite di Premier League e tre o quattro partite di coppa, in tutto 42 partite a stagione. Quindi stiamo parlando di un problema che sicuramente hanno alcuni club e alcuni giocatori, ma su questo sono chiamate a decidere le altre squadre. Dicono: “beh, sono migliori di noi”, e questo è un vero problema. Avere cinque cambi è la decisione giusta, soprattutto in questo momento”, dice Klopp.
“Questo gioco meraviglioso è così meraviglioso perché di solito i giocatori in campo sono in buona forma, sono ben allenati, hanno ben recuperato e giocano bene. Ecco perché amiamo il gioco. Ora la situazione è molto più difficile. Allora dovremmo mettere da parte la competizione per non dire che il City ha riserve migliori del Southampton o che noi abbiamo riserve migliori del Burnley o altri… Sì, probabilmente è vero, qualunque cosa significhi esattamente. Ma se parli della qualità dei nostri giocatori e del valore del nostro mercato, allora sì che è così. Il problema è che questa intensità per un calciatore di alto livello in Inghilterra è decisamente al limite. Significa che un giocatore di prim’ordine in Inghilterra gioca 38 partite, con le partite di coppa potrebbero arrivare a circa 43. Poi le partite internazionali, praticamente tutti giocano in nazionale – sono otto, nove o dieci partite all’anno. Poi c’è la Champions League: più vai avanti, più partite. Abbastanza rapidamente ti trovi a più di 50 partite. Nella mia prima stagione qui, la finale di Europa League è stata la nostra 64esima partita stagionale”.
“Il miglior campionato del mondo, il campionato più intenso del mondo, è l’unico in Europa con solo tre sostituzioni. Non è giusto”, ha chiosato.